Venerdì 1 dicembre 2006- Il prossimo giovedì 7 dicembre 2006 si terrà presso il Palazzo Orlandini del Beccuto, via dei Pecori n. 6 a Firenze, il seminario organizzato dalla Regione Toscana e da ARPAT “Pratiche riflessive per sviluppare le nuove competenze della Pubblica Amministrazione”, rivolto in particolare a tutti gli educatori, formatori, dirigenti e funzionari della Pubblica amministrazione (Regione, Enti locali, Agenzie, Aziende Sanitarie), rappresentanti delle agenzie educative e formative, educatori, ricercatori delle università.
Questo seminario si propone di illustrare le relazioni tra i concetti di società della conoscenza e bisogno sociale di apprendimento nei contesti organizzativi: idee, queste, che richiamano i concetti di lifelong learning, "apprendimento che dura tutta la vita" e learning organization, "organizzazione che apprende".
L’obiettivo è quello di presentare e discutere l’esperienza formativa di un’organizzazione pubblica, riportata nel volume Continuando a cambiare. Pratiche riflessive per generare e valorizzare le competenze nelle organizzazioni, che si presenta come racconto di un agire narrativo in cui la pratica riflessiva è stata la condizione per elaborare ricerca e capacità di considerazioni sul campo.
Il seminario è anche l’occasione per promuovere una riflessione sui percorsi di integrazione tra ambiente e salute, a partire dal ruolo strategico che può avere la formazione, vista come processo di miglioramento continuo, per rispondere efficacemente alle problematiche legate al rapporto tra questi due elementi.
Lo sviluppo delle risorse umane attraverso l’educazione e la formazione è considerato unanimemente, a livello internazionale, uno dei valori fondamentali per la società sia in termini di equità, giustizia e partecipazione sociale, sia in termini di responsabilità e pari opportunità.
L’intento di diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, richiede infatti una strategia globale che si fonda su un reale e efficace investimento nelle risorse umane, nella qualità e nella ricerca.
Si riconoscono, quindi, l’individuo come principale risorsa dell’Europa, e l’istruzione e la formazione come elementi imprescindibili per vivere e lavorare nella società dei saperi, per sostenere la crescita e la competitività delle organizzazioni e della stessa società.
Da questo punto di vista l’apprendimento e la formazione, soprattutto quella permanente, sono da considerarsi elementi strategici sia per la crescita degli individui, in quanto rappresentano l’opportunità per sviluppare e mantenere aggiornate le proprie competenze, sia per la stessa società, in quanto componenti essenziali per la crescita e la competitività delle organizzazioni e della stessa società.
Tra i caratteri distintivi la nostra epoca, sicuramente quello della società della conoscenza, o società conoscitiva, o learning society è uno degli orizzonti più affascinanti; indica il carattere di pervasività della conoscenza, dei saperi e delle competenze, in tutte le dimensioni della vita individuale e associata, nel lavoro, nell’economia, nelle politiche di sviluppo, nella stessa distribuzione mondiale del potere e della ricchezza.