Il Libano, lacerato dalla guerra civile e ancora pieno di ferite aperte, sarà protagonista della giornata inaugurale (venerdì 1 dicembre) della 47esima edizione del Festival dei Popoli. Dopo l’assassinio del Primo Ministro Hariri nel luglio 2006, nel paese dei cedri si susseguono tutt’oggi le tensioni e la nazione rimane al centro dei riflettori internazionali. Il documentario ‘I diari di Beirut’ (ore 21.30, Alfieri Atelier, Concorso Internazionale), attraverso i racconti di una 25enne, racconta paure e speranze dei giovani libanesi, preoccupati per le proprie divisioni interne e fiduciosi per un futuro di pace.
La pellicola, diretta da Mai Masri, ripercorre con grande attualità le manifestazioni di piazza e i momenti di riflessione collettiva del popolo libanese negli ultimi mesi.
L’onda dell’attualità viene cavalcata anche in ‘Beijing Bubbles’ (ore 23, Alfieri Atelier, sezione Filmare la Musica), il documentario che, attraverso il monitoraggio di cinque giovani bands del punk e del rock di Pechino, riflette sull’americanizzazione della società cinese. Ottanta minuti di immagini per osservare i grandi cambiamenti del Regno di Mezzo con la lente d’ingrandimento del mondo della musica.
Protagonista della prima giornata del Festival sarà anche il regista fiorentino Clemente Bicocchi con il documentario ‘60 anni’ (ore 18.30, Alfieri Atelier, Eventi Speciali), un viaggio nella memoria della seconda guerra mondiale attraverso le testimonianze orali degli abitanti di Roccasecca, il piccolo paese del basso Lazio dove il fronte rimase dal settembre del ’43 al maggio del ’44. Bicocchi sarà presente alla proiezione.
La prima giornata del Festival darà ampio spazio alla rassegna Spazio Architettura Immagine.
Dalle 10 alle 12.30, alla facoltà di Architettura di Piazza Ghiberti, si susseguiranno cinque documentari incentrati sull’architettura e su tematiche urbanistiche. Alle 15, nell’ambito della nuova sezione di quest’anno ‘Transiti’, si terrà la tavola rotonda sulla mobilità urbana, che si concentrerà sulla problematica identità del cittadino come pendolare, sul rinnovarsi nelle pratiche dell'attraversamento di una antropologia urbana della contemporaneità. Interverranno Raffaele Paloscia, Lorenzo Tripodi, Francesco Careri, Mario Vitiello, Gianni Pettina, Tullio Seppilli.