Firenze, 29 novembre 2006- Giancarlo Romiti, presidente della Firenze Marathon, traccia un primo bilancio della manifestazione all’indomani della conclusione della XXIII edizione. Una maratona da record, come spiega anche il dirigente fiorentino.
“E’ stato un evento eccezionale, con più di 6.300 atleti arrivati sul traguardo e con il nuovo record della corsa, il 2h08’41” stabilito dal keniano James Kutto, che rappresenta il quarto tempo di sempre per una maratona italiana. Ci sono i motivi per festeggiare, ma sarebbe un errore accontentarsi.
Mi riconosco pienamente nelle parole del sindaco Leonardo Domenici e dell’assessore allo Sport Eugenio Giani: Firenze ha le potenzialità per diventare uno degli eventi simbolo a livello europeo e a questo dobbiamo puntare. Non si può dimenticare che sono stati proprio loro i nostri primi ‘tifosi’, anche perché sarebbe impossibile organizzare un evento del genere senza una piena sinergia con l’Amministrazione comunale. Le polemiche del giorno dopo sono sterili. Bisogna continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto, con i nostri responsabili per la logistica e per il percorso in continuo contatto con gli uffici comunali competenti, dalla Direzione mobilità alla Polizia municipale, per studiare le soluzioni migliori per ridurre l’impatto sulla città.
Un lavoro che ha dato i suoi frutti perché, anche grazie all’aiuto dei media e di oltre 1.500 volontari, i problemi legati alla mobilità si sono quest’anno ridotti ulteriormente rispetto al passato. La Firenze Marathon non è un evento solo di qualcuno, ma di tutta la città”.
Per comprendere meglio il fenomeno Firenze Marathon, basta dare un’occhiata ai numeri dell’evento fiorentino. Dal 2002, primo anno in cui si è corsa solo la maratona, dopo aver eliminato per motivi organizzativi la concomitante maratonina, a oggi, si è passati da 4.281 iscritti a 7.007 e da 3.257 arrivati a oltre 6.300.
Una crescita costante, sia qualitativa che quantitativa, con un forte indotto in termini economici e di immagine per la città.
“La Firenze Marathon – prosegue Romiti – è stata organizzata l’ultima domenica di novembre per sfruttare uno dei momenti di minor afflusso turistico dell’anno. In questa edizione abbiamo calcolato una media di oltre 25.000 pernottamenti, con un valore che supera i 2 milioni di euro, senza contare l’indotto, visto che molti atleti si sono fermati più giorni in città con le famiglia.
La diretta Rai, seguita dalla differita di 3 ore su RaiSat il lunedì, ha regalato all’Italia e al mondo una cartolina favolosa di Firenze”.
L’obiettivo della Firenze Marathon è quello di crescere ancora, puntando ai 10 mila iscritti e a un posto nell’olimpo dei grandi eventi mondiali della corsa su strada.
“Firenze non potrà mai essere come New York o Londra – ammette Romiti -, con i loro 30-35 mila partenti, in considerazione di quelle che sono le caratteristiche strutturali della città.
Il nostro obiettivo deve essere quello di proseguire sulla strada di un evento di ‘elite’, con massimo 10-15mila partecipanti a numero chiuso. Sono cifre importanti e per questo proseguiremo di pari passo con l’Amministrazione comunale, come sempre abbiamo fatto, per studiare le soluzioni più opportune, in modo da ridurre ulteriormente l’impatto sulla città e da trasformare la domenica della maratona in una grande festa di sport per tutti”.