Firenze, 24/11/2006 - Martedì 28 novembre alle ore 16 presso la Biblioteca degli Uffizi (Piazzale degli Uffizi, Firenze) avrà luogo la presentazione del volume a cura di Antonella Romualdi, Studi e restauri. I marmi antichi della Galleria degli Uffizi (ed. Polistampa, pp. 192, euro 16). Interverranno Gabriella Capecchi dell'Università di Firenze, Henner von Hesberg dell'Università di Colonia e Carlo Sisi, direttore della Galleria d'Arte Moderna e della Galleria del Costume di Palazzo Pitti Saranno presenti la Curatrice e l'Editore.
Come è evidente fin dal titolo, l'intento del volume è quello di illustrare sia agli specialisti sia ai visitatori della Galleria degli Uffizi tutti gli studi e i restauri condotti sui marmi della Collezione di Antichità Classica.
Le statue archeologiche del massimo museo italiano hanno patito a lungo la disattenzione dei visitatori, ma da alcuni anni le cose sono cambiate: si susseguono restauri dai risultati eccellenti che faranno recuperare la propria importanza ai ritratti, ai rilievi, ai sarcofagi e agli altari di una delle più prestigiose collezioni di marmi antichi.
Il volume riprende e prosegue una tradizione ben consolidata che ha visto la Direzione della Galleria pubblicare tempestivamente, fino dagli anni Ottanta i datirelativi ai nuovi studi e ai restauri di tutte le opere presenti agli Uffizi.
Il libro è organizzato in due sezioni: I marmi antichi della Galleria degli Uffizi, che accoglie i contributi di numerosi specialisti, e I restauri, contenente la documentazione fotografica più completa di 11 marmi antichi esposti e restaurati tra ritratti, altari, basi di candelabri e il famoso Vaso Medici (a ogni pezzo è dedicata una breve scheda aggiornata, una scheda di restauro e una mappatura delle ricostruzioni e integrazioni).
Il desiderio della curatrice Antonella Romualdi, ma anche di chi ama profondamente l'arte, è che finalmente quei marmi antichi riacquistino la loro individualità, grazie al restauro e a questa pubblicazione che si auspica possa essere la prima di una serie, e cessino di essere solo una suggestiva decorazione da traguardare prima di arrivare al panrama di Firenze e ai celeberrimi dipinti della galleria degli Uffizi.
