(Firenze,24 novembre) ll 24 novembre 1826 nasceva a Firenze Carlo Lorenzini, in arte Collodi, il “babbo“ di Pinocchio. In occasione dei 180 anni della nascita dello scrittore fiorentino, s’inaugura questa sera presso la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, l’esposizione “C’era una volta ... Pinocchio a Palazzo Pitti - Da Paggi a Giunti disegni e libri del suo editore“. La mostra ripercorre la fortuna del racconto attraverso le edizioni storiche e gli illustratori che, a partire dalla prima edizione illustrata del 1883, lavorarono prima per Paggi, poi per Bemporad, quindi per Marzocco, fino ad arrivare a Giunti.
Accanto ai disegni originali, tavole piccole e grandi a china e a tempera, si trovano esposte opere di pittori e scultori contemporanei che permettono di seguire l’evolversi del gusto e dello stile degli illustratori del testo di Collodi, laboratorio creativo per Enrico Mazzanti (1883), Enrico Mazzanti e Giuseppe Magni (1894 e 1897), Carlo Chiostri (1901), Attilio Mussino (1910-1911 e 1927), Fulvio Vicoli (1922 circa), Giorgio Mannini (1925), Piero Bernardini (1930), Futiqua e Disney (1940), Attilio Cassinelli (1981).
Il percorso figurativo delle illustrazioni, per la prima volta esposte unitariamente in Italia, è sostenuto e affiancato, da coeve opere pittoriche. Così troviamo il ritratto a caricatura di Lorenzini fatto da Angiolo Tricca, la Firenze vista dai tetti di Hollaender, il racconto dei nonni di Silvestro Lega e d’Arturo Faldi, i bambini borghesi di Odoardo Borrani e Giovanni Boldini, i paesaggi campestri e le marine di Giovanni Fattori, di Luigi Bechi, dei Gioli, del Signorini. Libri antichi, edizioni pregevoli e rare accanto ad altre comuni, giochi, manifesti, ceramiche seguono il racconto storico e temporale della fortuna del testo.
Unica eccezione non italiana sono i libri illustrati giapponesi degli anni Venti del Novecento, che testimoniano in mostra la prima idea di un’esposizione legata a Pinocchio portata in Giappone dal marzo 2004 al marzo 2005. Pitture e sculture di Elisabeth Chaplin, Libero Andreotti, Piero Bernardini, Guido Ferroni, Baccio Maria Bacci, Antonio Berti, Quinto Martini, Venturino Venturi accompagnano il percorso illustrativo, integrandolo con riferimenti culturali del Novecento toscano, a ribadire la gran fortuna dell’emblematico racconto del burattino.
La Mostra, a cura di Monica Bietti, è corredata da un bel catalogo, edito da Giunti, e sarà aperta al pubblico da domani al 25 marzo 2007.