(Firenze, 24, Novembre) L'attore francese Philippe Noiret. si è spento ieri in seguito ad una lunga malattia. Aveva 76 anni. Dotato d’inventiva e ironia è stato interprete di ben centotrenta film. Era uno dei più importanti attori francesi, capace di interpretare con gran duttilità i ruoli più diversi, come testimonia la sua variegata filmografia. Aveva esordito come attore teatrale e di cabaret, ed aveva interpretato il suo primo film’La pointe courte' d’Agnes Varda, nel 1956. Ma è dagli anni Sessanta che l’attore si dedica unicamente al cinema, lavorando più come caratterista che come protagonista con registi del calibro di Louis Malle, René Clair e d’Alfred Hitchcock.
Il successo e la vera popolarità gli arriveranno negli anni Settanta, quando sarà uno dei protagonisti di'La grande abbuffata' di Marco Ferreri (1973), con il quale gira l'anno seguente 'Non toccare la donna bianca'. Significative le sue interpretazioni dei film di Tavernier:’L'orologiaio di Saint-Paul', 'Il giudice e l'assassino', 'Che la festa cominci'. A partire dal 1975 la sua carriera si divide tra l’Italia e la Francia. Nel nostro paese gira "Amici Miei" di Monicelli, dove interpreterà con grande personalità il giornalista Perozzi, uno dei quattro amici autori delle cosiddette zingarate, imponendosi all’attenzione e al pubblico italiano.
Da allora per tutti e in particolare per i fiorentini sarà il Perozzi , protagonista con Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Adolfo Celi, Adolfo Celi e Duilio Del Prete, di una delle belle e divertenti commedie italiane degli anni Settanta. In Italia oltre i due sequel di Amici Miei, interpreterà diversi film d'autore, dal 'Deserto dei tartari' di Valerio Zurlini (1976) a 'Dimenticare Palermo' di Franceso Rosi (1990), senza dimenticare 'I tre fratelli' di Rosi (1981), 'Speriamo che sia femmina'' di Monicelli (1986), 'La famiglia' di Ettore Scola (1987) e 'Nuovo cinema Paradiso' di Giuseppe Tornatore (1988).France cinema aveva dedicato l’edizione di questo anno a una bella retrospettiva di Philippe Noiret.
L’attore era atteso a Firenze, ma motivi di salute che non sapevamo così gravi, gli hanno impedito di partecipare. Adesso il bel catalogo curato con la consueta competenza e passione da Aldo Tassone, resta come straordinario commosso omaggio al grande attore francese. Dalle testimonianze del volume ci piace citare Monicelli che ha detto: ''Mi colpisce la finezza, il garbo, la semplicità con cui gli vengono le cose. Philippe dice le battute come debbono essere dette, senza caricare né sottolineare, sembra quasi che non reciti.
Ha il talento e l'intelligenza di saper togliere, di arrivare all'essenziale''. Per parte nostra vogliamo ricordarlo con una battuta del Perozzi : “Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione.» Addio Philippe -Perozzi .
Alessandro Lazzeri