Firenze, 23 novembre 2005- Il mondo del restauro, fiorentino e italiano, si riunisce domani a convegno nel Salone de Dugento di Palazzo Vecchio (ore 9 – 9,30). Il tema è appunto la Città del Restauro, ovvero il progetto di sistema integrato per l’area metropolitana ideato dall’Associazione Firenze 2010 per il Piano Strategico in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure. L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale è di promuovere il settore attraverso una rete integrata e di fare del restauro uno dei settori di eccellenza della città.
Tra i protagonisti del convegno, il sindaco Leonardo Domenici, l’assessore al Piano Strategico Riccardo Nencini, la sovrintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini, Andrea Todorow che ha curato la ricerca, e alcuni dei maggiori esperti: Mauro Matteini, direttore dell’Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali, Luca Pezzati dell’Istituto Nazionale di Ottica Applicata del Cnr, il presidente dell’associazione Città Unesco, Gaetano Materiale, e quello dell’Accademia di Belle Arti, Giacomo Pirazzoli.
Per l’Università di Firenze Giorgio Bonsanti, docente di Storia e Tecniche del Restauro, e Luigi Dei, presidente del corso di laurea in Tecnologia per la Conservazione e il resuaro dei beni Culturali dell’Università di Firenze.
Nel pomeriggio, dalle ore 14,30, tavola rotonda con, tra gli altri, Caterina Bon Valassina, direttrice dell’Istituto Centrale del Restauro, Carlo Calmieri, presidente della Fondazione Venaria Reale di Torino, Marco Ciatti, direttore del settore Restauro Dipinti e Mobili dell’Opificio delle Pietre Dure, alcuni direttori delle aree Beni Culturali delle Regioni Campania, Lombardia e Toscana (nell’ordine Stefano De Caro, Pietro Petraroia, Gian Bruno Ravenni), due noti restauratori fiorentini (Simone Beneforti e Lucia Biondi) e Andrea Fedeli, presidente nazionale della CNA Artistico.
Coordina Maurizio Michelacci, docente di Storia e Tecnica del restauro all’Università di Pisa.
A salire in cattedra, per l’occasione, gli artigiani di Confartigianato Imprese Firenze chiamati a raccontare le loro esperienze professionali davanti alla platea degli studenti del Corso di laurea in “Economia e Gestione dei Servizi Turistici”.
Sono intervenuti: Lorenzo Foglia, argentiere e Presidente Regionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato (L’individuazione dei ruoli: fare sistema, innovazione e tecnologia nell’artigianato), Paola Locchi (Il vetro in Toscana: esperienza e potenzialità di un antico laboratorio), Paolo Penco, Presidente Orafi di Confartigianato ("Problemi e prospettive dell'oreficeria artigianale) e Tilde Tacci, Presidente Provinciale di Donne Impresa, il Movimento Femminile di Confartiginato (Decorazioni tessili tra tradizione ed innovazione), integrati dal contributo tecnico sul credito di Marco Zarri, Direttore Agenzia Firenze di Artigiancredito Toscano (Basilea 2 e la costituzione del nuovo consorzio fidi "Artigiancredito Toscano”).
“Un confronto positivo tra il mondo del lavoro e quello universitario che mi auguro possa diventare sempre più frequente e soprattutto produttivo per la definizione di indirizzi economici nuovi ed in grado di facilitare la ripresa del comparto artigiano” ha dichiarato Antonio Catanese, Presidente di Confartigianato Imprese Firenze.
“Un apporto fondamentale quello degli operatori economici, tanto per la ripresa dell’economia artigianale, quanto per quella dell’area fiorentina in generale molto dipendente dai flussi turistici.
Loro compito non solo individuare e promuovere i settori artigianali artistico-tradizionali richiesti dai turisti che raggiungono il nostro territorio, ma anche elaborare strategie che facilitino la penetrazione all’estero di prodotti di qualità impareggiabile, come quelli dell’artigianato artistico di design che vuol giocare un ruolo di primo ordine anche nell’innovazione tecnologica dei prodotti e dei processi di realizzazione” ha aggiunto Foglia.
“L’artigianato artistico fiorentino, rinomato in tutto il mondo, è una risorsa preziosa sotto il profilo culturale, economico e turistico.
Per il recupero e lo sviluppo di questo rilevante settore produttivo, l’università e gli imprenditori artigiani devono farsi parte attiva nei confronti delle istituzioni socio-politico-economiche affinché vengano approntati strumenti adeguati per la tutela, la valorizzazione e la promozione, soprattutto all’estero, delle creazioni dei nostri artigiani artisti. E questo è proprio il senso della lezione-seminario tenuta oggi” ha concluso Roberta Ferronato, docente di « Politica economica del Turismo.