La legge n.166/2002 ha introdotto nella legislazione italiana la possibilità per gli enti pubblici di ricorrere alla finanza di progetto (project financing) per far fronte agli imponenti investimenti che richiedono molte delle opere infrastrutturali necessarie per lo sviluppo armonico del territorio ed ha incluso le Camere di Commercio fra i soggetti promotori. Con questo strumento si è ampliata la possibilità di realizzazione di opere pubbliche, coinvolgendo i privati e gli istituti di credito, fino dal momento della progettazione e assicurando agli investitori la possibilità di raggiungere il riequilibrio finanziario, con i ricavi degli introiti assicurati dalla gestione delle opere costruite.
In questo modo i tempi previsti per la realizzazione delle opere infrastrutturali, con operazioni di project financing, dovrebbero essere più brevi di quelli ordinari.
La Camera di Commercio di Firenze già da qualche anno assicura l’incremento delle somme dedicate alle infrastrutture, destinando, in accordo con tutte le categorie imprenditoriali in essa rappresentate, l’incremento sul diritto annuale, corrisposto dalle imprese della provincia di Firenze, alla realizzazione degli investimenti infrastrutturali.
FIRENZE MOBILITÀ SPA
La società, che vede la partecipazione importante della Camera (20,50%), ha per obiettivo quello di colmare il gap infrastrutturale, particolarmente grave nella città di Firenze, ed ha per oggetto l’esecuzione del contratto di concessione stipulato con il Comune di Firenze, in data 01/10/2001, per la progettazione, costruzione, gestione e manutenzione di un complesso di infrastrutture cittadine destinate alla sosta e alla mobilità in genere.
Ecco quello che si è realizzato: sono terminati i lavori relativi alla costruzione del parcheggio di Piazzale Caduti nei Lager ed il parcheggio è stato consegnato a Firenze Parcheggi, socio dell’operazione di project financing, che avvierà la gestione operativa.
Procedono infine i lavori nel terzo cantiere per la costruzione del complesso polifunzionale in piazza Alberti, ex deposito Ataf: l’intervento dovrebbe essere a breve completato, almeno per le principali funzioni.
Con l’apertura dei parcheggi di Piazza Beccaria e di Piazza Caduti nei Lager, sono attivati circa 800 posti auto in parcheggi sotterranei.
RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELL’EX MANIFATTURA TABACCHI
La Camera ha partecipato, tramite una cordata di soggetti pubblici e privati denominata “Metropolis”, alla selezione, da parte di Fintecna, di un partner per il recupero e la valorizzazione del complesso della ex Manifattura Tabacchi.
La cordata si è aggiudicata la gara ed è stata seguita dalla costituzione della società Metropolis Spa, di cui la Camera detiene una quota del 2%: della società fanno parte gli stessi soggetti che formavano il raggruppamento.
Successivamente è stata costituita una nuova società fra Fintecna e Metropolis Spa, che realizzerà l’investimento e che ha assunto la denominazione “MT Manifattura Tabacchi”.
La società si è dotata di adeguati mezzi finanziari, aumentando il capitale sociale a 1.000.000,00 euro ed ha ottenuto un finanziamento soci infruttifero per 9.800.000,00 euro e fruttifero per 200.000,00 euro. Per sostenere l’ingente investimento, è stato inoltre sottoscritto un contratto di finanziamento con gli istituti di credito. Ad oggi è aperto il dibattito con i vari soggetti istituzionali, fra i quali anche il Comune, per definire i possibili scenari di insediamento di funzioni all’interno del complesso immobiliare, attraverso la messa a punto di un piano urbanistico di attuazione nell’ambito delle previsioni del Piano Strutturale Comunale.
Questo piano dovrà prevedere insediamenti di funzioni direzionali private e abitative, nonchè insediamenti di uffici operativi dell’amministrazione comunale per 25.000 mq e la Cittadella del restauro per 15.000 mq.
BRETELLA LASTRA A SIGNA-PRATO
Insieme ad altri soggetti pubblici e privati, la Camera di Commercio di Firenze ha partecipato (con accordi di project financing) alla progettazione, realizzazione e gestione della bretella autostradale, di circa 9 km, che collega il comprensorio di Prato e la FI-PI-LI (la strada di grande comunicazione Firenze - Pisa - Livorno), con l’obiettivo di risolvere i problemi di traffico connessi ad un’area fortemente industrializzata e collegare il porto di Livorno con l’interporto della Toscana Centrale.
Questo raggruppamento si è aggiudicato la concessione e il 28 giugno 2006 è stata costituita fra gli stessi soggetti una società per azioni, denominata “Società Infrastrutture Toscane”, che provvederà alla progettazione, fino all’esecutivo, nonché alla realizzazione e alla gestione della bretella.
La società ha un capitale sociale di 30.000.000,00 euro, cui la Camera partecipa con una quota del 31%, pari a 9.300.000,00 euro. Il costo complessivo previsto dell’opera da realizzare è di oltre 200 milioni di euro e il piano economico e finanziario prevede il versamento di un prestito soci di ulteriori 30.000.000,00 euro, cui la Camera sarà chiamata a partecipare per la propria quota.
La realizzazione dell’opera è prevista in 4 anni e mezzo.
AEROPORTO
La Camera è stata da sempre sostenitrice dello scalo, ne ha promosso la conversione per l’aviazione civile, ne ha costituito la società di gestione, favorendone la crescita, fino ad accompagnare la società alla quotazione in Borsa e favorendo il passaggio delle quote azionarie dalla mano pubblica al libero mercato.
È questo un esempio emblematico di come debba intervenire il capitale pubblico a sostegno di iniziative che, al momento dell’avvio, stentano a trovare capitale privato di rischio per il decollo dell’attività. La Camera vede il rafforzamento dell’aeroporto fiorentino integrato in un sistema aeroportuale interregionale che, oltre Pisa, coinvolge anche Siena e Grosseto, senza dimenticare Bologna, ciascuno in grado di far risaltare le proprie specificità, in un sistema coordinato ed integrato.
Recentemente è stato sottoscritto un patto fra i soci pubblici per rafforzare la loro presenza all’interno della compagine sociale e sempre più indirizzarla verso lo sviluppo dell’infrastruttura e del sistema aeroportuale toscano.
INTERPORTO DELLA TOSCANA CENTRALE
L’Interporto di Prato è ormai una realtà consolidata.
Oltre 40 operatori sono già insediati in un’area di 70 ettari e possono usufruire del terminale intermodale per le loro movimentazioni di trasporto combinato. È in corso la progettazione esecutiva e presto sarà avviata la gara di appalto per la realizzazione dell’ampliamento del terminale e della piattaforma ferroviaria, che consentiranno di concentrare in un’unica struttura tutta l’offerta ferroviaria dell’area.
L’investimento complessivo in questi anni è stato di oltre 100 milioni di euro: la Camera possiede il 12,50% del capitale della società realizzatrice dell’interporto ed è impegnata in prima linea a sostenere gli ulteriori investimenti per 40 milioni di euro necessari al potenziamento della struttura.
L’iniziativa è considerata strategica ed è assistita da altri importanti finanziamenti pubblici che, sommati a quelli già erogati e previsti in convenzione, ammonteranno a circa 70 milioni di euro.
Superata questa fase, la società avvierà la gestione dei servizi interportuali, per i quali sono state individuate le aree di business: Transit Point, Magazzini Generali, Area di servizio multienergy, Officina riparazione container, Scalo merci, Manovra Ferroviaria e gestione del terminal.
POLO ESPOSITIVO
La Camera di Commercio di Firenze, che detiene il 20,48% della società Firenze Mostre, continua a credere che la creazione di un polo espositivo e congressuale debba essere al centro dell’azione di tutti i soggetti politico istituzionali che operano sul territorio e che la sua operatività sarà certamente uno dei volani che potrà dare impulso all’economia fiorentina.
Si ritiene adeguata l’individuazione che l’amministrazione comunale ha fatto dell’area dove potrebbe nascere una nuova struttura congressuale, vale a dire quella adiacente alla Stazione Leopolda, dove dovrebbe nascere anche il nuovo Auditorium del Teatro Comunale. La Camera di Commercio è da sempre sostenitrice della scelta di un partner tecnico di altissimo profilo progettuale e gestionale, cui affidare la gestione efficiente delle attività espositive congressuali. Auspica, inoltre, la definizione della situazione della Fortezza da Basso, o con l’acquisto da parte della Regione della struttura stessa o con un rinnovo della convenzione attualmente in essere, che abbia una durata coerente con gli obiettivi di medio e lungo periodo necessari a reimpostare una programmazione veramente moderna ed innovativa delle attività espositive.
In questo quadro, non è possibile ignorare quanto avviene nella provincia limitrofa di Prato, per quanto riguarda l’area ex-Banci, sulla quale nascerà un nuovo polo espositivo congressuale: si ritiene che le attività espositivo-congressuali che si potranno svolgere nelle due aree, fiorentina e pratese, debbano essere complementari e non concorrenti e, per ottenere questo risultato, è necessario che la gestione di entrambe sia assolutamente unitaria.
Solo in questo modo si potranno liberare sinergie positive per lo sviluppo dell’economia di entrambi i territori.