Marina di Carrara, 17 novembre 2006. Sono circa 250 i ragazzi e le ragazze che oggi hanno preso parte, nella cornice di Dire&Fare - la IX rassegna dell'innovazione nella Pubblica amministrazione in corso fino a sabato 18 novembre a Marina di Carrara - alla prima assemblea dei giovani in servizio civile volontario, la prima esperienza di questo tipo che si svolge in Italia. “Un'occasione per dare la parola ai veri protagonisti e protagoniste del servizio civile”, ha commentato l'assessore alle politiche sociali della Regione Toscana Gianni Salvadori.
Che, rivolto ai giovani partecipanti all'iniziativa, ha aggiunto: “La vostra scelta è importante nella costruzione di comunità solidali, in cui le persone sono responsabili le une verso le altre. Siate motori di questo tipo di società che vogliamo, che è la società della responsabilità, della solidarietà e dell'accoglienza”. Ma i veri protagonisti della giornata sono stati loro, i volontari, che hanno raccontato le esperienze maturate nei diversi territori. “Per noi che abbiamo la responsabilità di programmare è fondamentale un confronto con i giovani volontari in servizio – ha detto Alessio Torrigiani, presidente del Crescit, l'associazione che coordina gli enti di servizio civile toscani - per capire se c'è una distanza o se c'è invece sintonia tra chi vive questa esperienza e chi la organizza”.
All'assemblea erano presenti anche Diego Cipriani, direttore dell'Ufficio nazionale servizio civile ed Emanuele Pizzo, uno dei due rappresentanti nazionali dei volontari in servizio civile all'interno della Consulta nazionale. “Siamo stati eletti a marzo scorso e resteremo in carica per due anni – ha spiegato Pizzo -. Prima c'è stata un'elezione elettronica, tramite il sito del servizio civile, in cui sono stati scelti 140 delegati regionali, che si sono poi riuniti per eleggere due rappresentanti nazionali”. Il servizio civile volontario lo scorso anno ha visto coinvolti circa 50mila giovani in Italia e circa 2.700 in Toscana.
La Regione Toscana ha approvato nel luglio scorso la legge che istituisce il servizio civile regionale, aperto anche ai cittadini stranieri domiciliati in Toscana.