"Sul contributo turistico il comportamento del governo è stato dannoso e incomprensibile". E' netto il commento del sindaco di Firenze e presidente dell'Anci Leonardo Domenici, alla notizia della soppressione dalla Legge finanziaria dell'articolo che istituiva la cosiddetta 'tassa di soggiorno'. "Un avanti e indietro che oggi si conclude con la semplice cancellazione del provvedimento - aggiunge Domenici - Si era detto più volte della disponibilità a discutere e a concertare anche con le categorie interessate, in modo che questo provvedimento non avesse carattere di tassa punitiva verso il turismo, ma di contributo facoltativo finalizzato alla manutenzione, pulizia, sorveglianza, organizzazione dei servizi, nell'interesse stesso dei visitatori e degli operatori turistici.
Questa possibilità di confronto non c'è stata. Ora molti comuni non avranno alternative e dovranno per forza ricorrere all'aumento dell'addizionale Irpef, che ricade esclusivamente sui residenti. Residenti che in molte realtà, con la loro fiscalità pagano anche i servizi a chi viene da fuori. Alla luce di questa vicenda non è tanto chiaro che cosa si voglia dire quando si parla di federalismo fiscale. Mi auguro che almeno si provi a cercare una soluzione per i centri ad alta densità turistica".
Domenici ricorda che a Firenze, solo la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti del 'castrum' romano, il cuore del centro storico, costa circa 5 milioni di euro: "una cifra che come è evidente non può dipendere solo dai consumi di chi ci risiede". Il sindaco comunque precisa che nella nostra città, nonostante la Finanziaria abbia sbloccato l'addizionale Irpef, non ci sarà nessun aumento. "Confermo che non ritoccheremo né tasse né tariffe. La manovra di bilancio che stiamo preparando, e che sarà votata in consiglio comunale entro Natale, non prevedeva introiti da un possibile contributo turistico.
Sarebbero state risorse aggiuntive e finalizzate ad una migliore manutenzione della città. Comunque, svanisce una grande opportunità per Firenze". (mr)