L’assemblea dei lavoratori ha ribadito il proprio no a questa Legge Finanziaria che non rappresenta nessuna inversione di tendenza e non si cura minimamente della situazione del mondo del lavoro, nonostante le promesse avanzate in campagna elettorale dall’attuale compagine governativa.
In particolare l’assemblea ribadisce la totale insufficienza delle risorse destinate al rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego, che vedranno i lavoratori perdere ulteriore potere di acquisto, nonché perdere un’annualità contrattuale.
Ribadendo in particolare la necessità di rilanciare uno strumento di indicizzazione automatica dei salari: la scala mobile.
Ribadisce la totale contrarietà alla riforma del TFR che mira unicamente a far fare cassa e business alle grandi imprese Assicurative e ai sindacati compiacenti.
Condanna il disinteresse del Governo e del Ministro del Lavoro Damiano per quanto riguarda la situazione del Precariato, un fenomeno ormai fin troppo diffuso nella Pubblica Amministrazione, è ribadisce la necessità di operare sin da subito un percorso di stabilizzazione di tutti i posti, perché tutti hanno diritto ad un lavoro stabile e sicuro, perché la precarietà è il male peggiore di questa società.
Condanna infine tutti i tentativi di esternalizzazione dei servizi portati avanti dal Comune di Firenze, e rilancia la mobilitazione di tutti i lavoratori contro ogni forma di privatizzazione dei servizi e precarizzazione del lavoro.
Invita tutti i lavoratori fissi e precari a partecipare alla manifestazione di Venerdi 17 Novembre alle ore 10 in Piazza san Marco, in occasione dello sciopero generale.
L’Assemblea promuove inoltre la ripresa della mobilitazione contro precarietà ed esternalizzazioni a partire da Lunedì 20 Novembre con un presidio alle ore 15.00 in Palazzo Vecchio.