L’anniversario della strage di Nassiriya ha aperto questa mattina i lavori del Consiglio regionale. “A tre anni dalla tragedia di Nassiriya, dove morirono dodici carabinieri, quattro soldati dell’esercito e due civili – ha detto Nencini - vorrei commemorare il sacrificio dei caduti con un minuto di silenzio”. Il Presidente del Parlamento toscano ha quindi ricordato che il Consiglio regionale, per onorare chi ha dato la vita per un’azione di pace, consegnò una onorificenza alla vedova del Sottotenente dei Carabinieri Paracadutista Enzo Fregosi, vittima del tragico attentato del 12 novembre 2003 a Nassiriya in Iraq. «La strage di Nassiriya del 12 novembre 2003 costò la vita di 19 italiani -commenta Ornella De Zordo, capogruppo Unaltracittà/Unaltromond- e di 9 iracheni.
Da allora altri militari italiani sono morti in teatri di guerra in cui non dovevano essere, l'Iraq e l'Afghanistan. Ieri l'Italia intera ha espresso il suo cordoglio ritrovandosi unita nel lutto e nella commozione per gli italiani morti a Nassiriya e raccogliendo l'invito dei familiari di non oscurare il giorno di lutto con polemiche politiche. Per questo e per la valenza estremamente problematica di questa guerra, nella riunione dei capigruppo in Palazzo Vecchio, si era convenuto di ricordare la strage nella giornata di ieri e di discutere della vicenda politica in una delle prossime sedute del consiglio comunale.
Come sappiamo tutti Nassiriya è una parte dell'immane tragedia irachena (fonti internazionali parlano di 600.000 morti, le autorità locali di 150.000 morti). Ma la destra del consiglio comunale oggi ha voluto reintrodurre l'argomento e ha messo in scena un'indegna gazzarra, mettendo a rischio lo svolgimento dello stesso Consiglio in nome di un falso nazionalismo guerrafondaio. Per questo non sono stata presente in aula durante lo svolgimento del punto specifico, ravvisandovi una speculazione motivata solo dalla volontà di nascondere le responsabilità di chi ha voluto questa guerra da cui per fortuna l'Italia sta uscendo.
Concludo esprimendo la mia solidarietà per le vittime di Nassiyra come anche per le decine di migliaia di morti di questa guerra».