Record d’iscritti per la XXIII Firenze Marathon. Superando lo storico muro delle 6.500 iscrizioni a più di 20 giorni dal via, l’edizione 2006 della gara internazionale fiorentina ha polverizzato il primato stabilito lo scorso anno con 6.076, proponendosi come la seconda maratona italiana alle spalle di Roma e una fra le realtà in maggiore crescita nel panorama mondiale della corsa su strada.
Basta dare un’occhiata ai numeri per capire che la Firenze Marathon è esplosa letteralmente come fenomeno sportivo negli ultimi anni, vedendo crescere i suoi iscritti di quasi 2.500 unità: dai 4.218 del 2002, primo anno in cui si correva solo la maratona, dopo la decisione di eliminare la mezza maratona, agli oltre 6.500 del 2006.
Negli ultimi giorni la sede dello staff organizzativo della Firenze Marathon, allo Stadio di atletica ‘Ridolfi’, è stata letteralmente sommersa di fax e e-mail di conferma, considerato che il 31 ottobre scadeva l’ultimo appuntamento per l’iscrizione a tariffa agevolata, e ora la nuova sfida sarà quella di intaccare il limite ultimo dei 7mila partecipanti nei giorni che ancora separano dalla chiusura delle adesioni, fissata per sabato 25 novembre, allo ore 20, al Marathon Expò.
A sancire il prepotente ingresso dell’evento fiorentino fra i grandi appuntamenti internazionali, è arrivata anche la conferma della IAAF, la Federazione mondiale di atletica leggera, che ha inserito la gara fra le maratone valide per ottenere il minimo di qualificazione ai Campionati Mondiali di Osaka (25 agosto-2 settembre 2007).
Minimi che in campo internazionale sono di 2h18’ per gli uomini e 2h42’ per le donne. Non è un caso, infatti, che Firenze sia la maratona con il maggior numero di partecipanti stranieri, in percentuale sul numero degli iscritti. Quest’anno l’evento fiorentino si avvia a superare le 3 mila presenze d’oltre confine, con più di 50 nazioni rappresentate, merito dell’appeal di una città unica al mondo per patrimonio culturale, artistico e storico, ma anche merito di una manifestazione organizzata con estrema cura in ogni particolare, che segue con attenzione tutti gli atleti, dal primo dei ‘top runner’ all’ultimo dei ‘tapascioni’.
La decisione della IAAF arriva quindi come ulteriore riconoscimento alla crescente importanza della manifestazione, che nel 2003 aveva già avuto dalla Fidal (Federazione italiana atletica leggera) l’onore di assegnare il titolo di Campione italiano della disciplina.