I casi sono ormai numerosissimi e inquietanti.
Per lo stabilimento Richard Ginori di Sesto Fiorentino, secondo le dichiarazioni rese ad alcuni quotidiani dall’amministratore delegato nelle scorse settimane –che annucniava addirittura un trasferimento in Veneto- potrebbero essere gravi le conseguenze sugli organici (si prevede fra l’altro la cassa integrazione per il 3° mese per 22 lavoratori).
Anche operai e dipendenti della OTE sono in lotta per il posto di lavoro. Finmeccanica, nel marzo 2003 ha rilevato, dopo un dissesto finanziario, la OTE.
Ora, l’azienda pone, con estrema tranquillità, in mobilità tutta una serie di persone e le pone a casse integrazione a 0 ore, neanche in mobilità, senza una buona uscita e senza che ci sia la possibilità di interloquire o di fare un negoziato sindacale, così come prevede il patto per lo sviluppo provinciale. Secondo il consigliere provinciale Massai (An): “La Commissione Europea ha voluto vedere chiaro su una commessa che ormai da qualche anno era già stata assegnata anche con varie delibere del Cipe, alla OTE sulle comunicazioni digitali.
I sistemi radiomobili professionali TETRA sono quelli utilizzati dalle Forze di Polizia. È importante chiedere al governo di accelerare i tempi della commessa per questa azienda che è un fiore all’occhiello per Firenze”.
Filcem CGIL ha denunciato il fatto che la Ely Lilly ha beneficiato di contributi dello Stato per la formazione, grazie ad un accordo sottoscritto dalle sole OO.SS. Cisl e Uil in dispregio del mandato ricevuto dai lavoratori. La Filcem CGIL evidenzia come il contributo pubblico sia andato ad un’azienda che: "… gode di una zona franca, che le consente ogni volta di aggirare i suoi doveri sociali.
In questo modo si determina una condizione di squilibrio nell’ambito delle relazioni industriali, che comporta, per esempio, una disparità di costi aziendali tra le altre imprese e Lilly, a favore di chi da anni persegue un’inaccettabile concezione antisindacale. Stiamo parlando di un’azienda che nonostante l’invito del Sindaco di Sesto Fiorentino, da mesi rifiuta di presentare il piano industriale che avrebbe dovuto sgombrare le preoccupazioni sul futuro dei lavoratori occupati a Sesto".
La Filcem CGIL ha chiesto alla Provincia di Firenze l’attivazione di un tavolo di confronto per discutere della situazione alla SIMS di Reggello, che occupa attualmente 160 lavoratori nella produzione di materie prime per medicinali
A seguito di un progetto di razionalizzazione del comparto del risparmio gestito del Gruppo Banca Lombarda e Piemontese sarebbero previsti trasferimenti di 29 lavoratori della sede fiorentina alla sede di Milano e Brescia.
Anche se vi fosse una disponibilità al trasferimento, che come è ovvio comporta notevoli problemi, ci sarebbero 19 esuberi.