Livorno, 26 Settembre 2006- Attentato stamani alla caserma della Folgore di Livorno. Un mortaio nei giardinetti davanti alla caserma Vannucci era stato collocato per uccidere. Se l’attentato è fallito è merito di due uomini del 187º Reggimento “Folgore” che lo hanno disinnescato. Gli Onorevoli Gianni Alemanno e Roberto Salerno (AN) hanno annunciato un’interrogazione parlamentare in proposito. «E’ la prima volta che a Livorno si registra un atto di così pesante intimidazione nei confronti dei nostri soldati e la cosa mi sorprende assai -commenta la consigliera regionale AN Marcella Amadio- perché in città non riscontro un clima ostile nei confronti dell’esercito.
Peraltro l’estrema sinistra è al governo, e quello stesso governo ha inviato i soldati in Libano. Livorno non è abituata ad assistere ad episodi del genere». «Condanno nella maniera più ferma quello che è successo ed esprimo sostegno e affetto ai paracadutisti della caserma Vannucci. La Folgore costituisce il fiore all’occhiello dell’esercito italiano e per Livorno è un prestigio e un onore ospitarli. Spero che i vigliacchi che hanno messo il mortaio abbiano il coraggio di rivendicare l’azione».
Attentato contro i militari italiani a Kabul, rivendicato dai Taleban.
Un militare italiano e' morto questa mattina in conseguenza dell'esplosione di un ordigno mentre si trovava in pattuglia a 10 chilometri da Kabul. E' il settimo italiano morto in Afghanistan dall'inizio della missione. Dei 6 militari che si trovavano sul mezzo, uno è morto, il caporale Giorgio Langella 31enne CaporalMaggiore del 2° reggimento Apini di Cuneo, e due sono rimasti feriti. La pattuglia" si trovava nel distretto di Chahar Asyab, circa 10 chilometri a sud di Kabul.
"Siamo molto vicini alla famiglia del giovane soldato ucciso – afferma segretario provinciale dei Democratici di Sinistra di Siena, Simone Bezzini – e a quelle dei militari rimasti feriti nell'attentato a Kabul".
"Il nostro obiettivo, anche in Afghanistan - continua il segretario provinciale dei Ds senesi - è sempre stato quello di promuovere e diffondere una cultura di pace e di solidarietà, una società aperta, integrata e sicura dove sia possibile vivere tranquillamente. Le missioni che vedono impegnato il nostro Paese, purtroppo, comportano rischi di perdite di militari italiani, come è avvenuto oggi, e questo è un grande dolore per tutto il Paese. Dobbiamo, però, continuare a sostenere l'impegno internazionale dell'Italia sviluppando una strategia di prevenzione e di repressione del terrorismo, di superamento dei conflitti e di vittoria della cultura della pace sullo scontro di civiltà, affermando i nostri valori di democrazia, libertà ed uguaglianza”.