(Firenze,22 settembre) Nell'ambito del ciclo d’esposizioni "Controcampo", organizzato dal Museo Marini di Firenze, a cura d’Antonio Natali, dedicato agli artisti fiorentini e toscani che svolgono la loro ricerca nell'ambito della tradizione, il museo ospita sino all’undici novembre la mostra di Giovanni Paszkowski dal titolo "L'ora sospesa". Come rileva Carlo Sisi in catalogo “Con i dipinti di Giovanni Paszkowski si termina un ciclo di mostre che ha convocato nella cripta del Museo Marino Marini eletti esempi d’arte formalmente indirizzata al primato del disegno e ad una lirica mediazione delle apparenze naturali .
La meditazione formale di Paszkowski sui panorami urbani e sugli spazi del museo riassume in immagine e in liriche cadenze le componenti di un dibattito attuale, molto acceso intorno al progredire inarrestabile del degrado e, d'altra parte, esigente nei confronti della concezione di spazi espositivi destinati più all'"avventura dello sguardo" che non alla venerazione del capolavoro. In questo senso la pittura di Paszkowski è limpido teorema di una condizione esistenziale in cerca d’identità, anche se l'ordinata composizione degli spazi non riesce a nascondere il "tempo sospeso" e la "malinconia dell'ora".
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