"Turchia? al Papa penseranno le sue guardie" così Romano Prodi ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano di commentare la notizia di possibili rischi per l'incolumità di Benedetto XVI. Con le polemiche di questi giorni intorno discorso di Benedetto XVI a Ratisbona si è davvero toccato il vertice di un'epoca.
"Il Consiglio regionale della Toscana esprime la più ferma condanna delle minacce fatte al Papa, al mondo occidentale e alla cristianità dalle frange estremiste islamiche", ed "invita il presidente a farsi promotore di iniziative che facilitino lo sviluppo di un efficace dialogo interreligioso".
E' quanto si legge in uma mozione approvata a maggioranza dal Consiglio regionale toscano. Il testo inoltre riconosce che Benedetto XVI ha impostato il suo Pontificato dando centralità al dialogo interreligioso fondato sulla ragione, sulla necessità di condannare la violenza e sull'importanza del rispetto fra le diverse fedi. Sul discorso del Papa all'università di Ratisbona, la mozione sostiene che "al di là dell'interpretazione del testo, è evidente che esso non contiene affermazioni che possano gistificare forme di fanatismo e aggressione".
La mozione, proposta inizialmente da Forza Italia ed illustrata da Stefania Fuscagni, poi modificata con un testo sostitutivo ed infine emendata su richiesta di Daniela Belliti (Ds), è stato approvato con i voti favorevoli dei gruppi di centro-destra, di Margherita e Ds. Rifondazione comunista ha votato contro, gli altri gruppi non erano presenti in Aula al momento del voto. "Sono due le esigenze centrali sui quali registriamo un'ampia condivisione - ha detto Stefania Fuscagni - Ribadire il dialogo tra fede e ragione, e sottolineare che la fede non può mai essere imposta con la forza".
"Non è compito della Regione intervenire in questo frangente - ha detto invece Monica Sgherri - Al di là della buona volontà, alcune prese di posizione potrebbero non contribuire alla costruzione di un clima di confronto". Daniela Belliti infine ha insistito sulla necessità di inserire nella mozione un invito al dialogo e al confronto fra le diverse culture, riconoscendo che anche il mondo islamico sta cercando di abbassare i toni sulla vicenda.