di Claudio Martini
Realizzare i progetti previsti dal Piano regionale di sviluppo è la nostra priorità assoluta. Si tratta di 25 programmi che servono a far ripartire la Toscana. Per attuarli servono, da qui al 2010, circa 15 miliardi di euro. Ma le risorse attualmente presenti in bilancio non sono sufficienti per finanziare tutte queste azioni innovative. Per questo abbiamo proposto al Consiglio regionale di ricorrere, per la prima volta dopo 9 anni, alla leva fiscale. E’ scritto nel Prs: per sostenere nuove e ulteriori politiche di sviluppo - e non per mantenere il livello esistente di servizi, o per coprire buchi di bilancio - è possibile ricorrere a prelievi fiscali.
Una proposta che ieri è stata approvata dal Consiglio regionale, con i voti favorevoli della maggioranza e di Rifondazione comunista. Ora possiamo avviare la fase di concertazione con tutti i soggetti istituzionali e le parti sociali. Al riguardo voglio fare due precisazioni. La prima: tutte le risorse reperite con la manovra fiscale saranno destinate esclusivamente a finanziare i progetti innovativi. La seconda: la legislazione attuale ci consente di intervenire solo sulle tasse per l’auto, l’accisa per la benzina e le tasse universitarie.
Abbiamo escluso la terza perché ci sembrava sbagliato penalizzare la formazione, tanto più con un basso gettito complessivo. Abbiamo quindi proposto un aumento del 10% per la tassa di proprietà dei veicoli, e di 2,58 centesimi al litro per l’imposta regionale sulla benzina. Così facendo, l’incidenza sulle famiglie sarebbe modesta - circa 3,5 euro in più al mese – mentre il gettito complessivo ci consentirebbe di investire nel 2007 tra i 60 e 65 milioni di euro. Progetti come la realizzazione di nuovi asili nido, l’estensione della banda larga all’intero territorio regionale, gli incentivi alla ricerca e all’occupazione giovanile e femminile.
È una proposta che fin dai prossimi giorni discuteremo al tavolo di concertazione, aperti ad ogni suggerimento e proposta utile e migliorativa. Dalla Toscana vogliamo contribuire al risanamento del Paese, e quindi alla riduzione della spesa per il funzionamento della macchina pubblica, ma senza rinunciare allo sviluppo della nostra regione. Il sottosegretario Enrico Letta, intervenendo lunedì alla riunione di Giunta programmatica a Pisa, ha confermato l’intesa sulle priorità da realizzare in Toscana.
Abbiamo trovato piena sintonia su 5 grandi aree di intervento: contenziosi sul demanio, energia e ambiente, infrastrutture, industria e università. Su ciascuna di queste saranno aperti, con la Regione e relativi Ministri, altrettanti tavoli di lavoro a Palazzo Chigi. Finalmente parte una nuova stagione nei rapporti con il Governo. Ora possiamo concentrarci sulla realizzazione dei progetti necessari allo sviluppo della Toscana.