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Una nuova ripartizione dei diritti per l’impianto dei vigneti è stata approvata dal Consiglio regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2006 19:18

Firenze- Come ha spiegato Marco Remaschi (Margherita), presidente della Commissione agricoltura, in applicazione dei regolamenti Cee negli anni passati in Toscana sono stati già assegnati oltre 110 ettari di diritti di nuovi impianti. Questa volta sono giunte domande da alcune province: Grosseto e Livorno hanno presentato congiuntamente un progetto per l’incremento della superficie vitata di qualità nelle piccole isole dell’arcipelago toscano, con cui si chiede l’assegnazione di 40 ettari di diritti di nuovo impianto per Elba, Argentario e Giglio e di 10 ettari per Gorgona, Capraia e Pianosa.

Inoltre le province di Arezzo e Livorno hanno richiesto l’assegnazione di 40 ettari ciascuna per la realizzazione di nuovi impianti da destinare rispettivamente dalla produzione dei vini Doc Pietraviva e Terratico di Bibbona. “Sono assegnazioni che riteniamo molto importanti – ha commentato Remaschi – perché costituiscono elemento di difesa del territorio”.
Roberto Benedetti (Alleanza nazionale) ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo con la motivazione che il provvedimento incide sull’economia e l’assetto di territori che rischierebbero altrimenti l’abbandono, e che si privilegiano colture particolari e di qualità secondo i criteri di moderna agricoltura.

L’assessore all’agricoltura Susanna Cenni ha fatto presente che non c’è una richiesta pressante di nuovi impianti, in un momento in cui si parla di ridurre la produzione di molti vini e in cui la riforma europea sta valutando l’opzione di ricorrere agli espianti. “La scelta fatta con questo provvedimento è rilevante – ha detto Cenni – soprattutto per la tipologia del territorio che si va a privilegiare”.

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