Firenze, 6 settembre 2006 - Ieri si è tenuto l’incontro tra l’Assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini, la Provincia di Firenze, il Sindaco di Figline Valdarno Riccardo Nocentini e le organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm unitamente alla Rsu Pirelli, per discutere sulla situazione riguardante lo stabilimento Pirelli di Figline Valdarno. Le Organizzazioni sindacali hanno illustrato in maniera dettagliata le loro preoccupazioni per il futuro dello stabilimento figlinese. L’assessore regionale, unitamente alla Provincia di Firenze e al sindaco di Figline Valdarno, ha preso l’iniziativa di convocare l’Azienda per poter conoscere quali sono le strategie che la stessa ha per il futuro del sito produttivo.
Le organizzazioni sindacali rimangono in attesa di una successiva convocazione per poter conoscere l’esito dell’incontro che ritengono importantissimo.
In attesa di ciò le OO.SS e la Rsu seguiranno con attenzione ogni minimo movimento interno allo stabilimento.
Domani i lavoratori dell’Hotel Holiday Inn di Firenze (viale Europa 205) scioperano per l’intero turno di 8 ore di lavoro per protestare contro la precarietà dilagante e l’atteggiamento antisindacale dell’azienda.
Infatti negli ultimi tempi l’Azienda ha modificato radicalmente la propria posizione sia per quanto riguarda le relazioni sindacali, sia per quanto riguarda la politica occupazionale all’interno dell’albergo.
Di fatto è sensibilmente aumentato il lavoro precario con l’utilizzo di personale esterno di pseudo-cooperative, con contratti a termine, extra e con il famigerato lavoro a chiamata, con pesanti ripercussioni anche per i carichi di lavoro dell’esiguo personale stabile. Tra l’altro l’Azienda non ha tenuto conto di un precedente accordo sindacale che la impegnava ad assumere alcune figure a tempo indeterminato, che in realtà non si sono mai viste. Ad aggravare la situazione l’azienda, in maniera arbitraria e unilaterale, non ha applicato alcuni accordi territoriali firmati dal Sindacato con la Federalberghi fiorentina che riconoscevano un premio di produzione ai lavoratori.
L’azienda ha portato avanti questa politica senza tener in alcun conto le giuste rimostranze dei lavoratori e del Sindacato, le cui richieste , dopo mesi di inutili trattative, sono cadute nel vuoto. Per tutto quanto sopra la Filcams CGIL e i lavoratori hanno deciso lo stop del giorno 7 settembre 2006 , nel nome della lotta alla precarietà e del rispetto degli accordi firmati.