«Massimo rigore, serietà e senso di responsabilità nell'amministrazione delle risorse della Fondazione del Maggio Musicale». E' l'appello lanciato dal capogruppo di Forza Italia Paolo Amato e dal vicecapogruppo Gabriele Toccafondi al sindaco, al nuovo sovrintendente Francesco Giambrone ed ai sindacati di categoria. I due esponenti del centro destra hanno anche presentato quattro interrogazioni urgenti: sul compenso percepito dal sovrintendente, sugli incarichi che quest'ultimo ha conferito a professionisti esterni, sui rapporti tra i sindacati confederali e lo stesso Giambrone.
«Forza Italia - ha sottolineato Amato - è la coscienza critica della Fondazione. Abbiamo condotto una battaglia contro la disastrosa gestione Van Straten che aveva portato il Teatro Comunale sull'orlo del baratro, denunciando le responsabilità politiche del sindaco. Ed abbiamo sostenuto, con convinzione, la vigorosa ed efficace opera di risanamento avviata dal commissario governativo Nastasi. Ed abbiamo visto, con il nuovo assetto gestionale, dar ragione ad alcune nostre critiche sulla direzione artistica la cui passata gestione rappresentava una variabile indipendente rispetto al quadro economico-finanziario.
Ora il sindaco, il consiglio di amministrazione e il nuovo soprintendente devono continuare sulla strada tracciata dall'ex commissario. Lo stato complessivo dei conti sembra migliorato - ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia - il programma di attività e manifestazioni artistiche ha registrato il plauso della critica e della stampa specializzata. Valuteremo questa gestione ed in particolare l'operato del soprintendente al momento dell'approvazione del bilancio, quando avremo un quadro certo.
Ma proprio perché vediamo interessanti segnali di ripresa e rilancio rivolgiamo un appello al rigore. Anzitutto al sindaco, sul quale pesano ancora le responsabilità politiche della famigerata gestione Van Straten e sul quale pesa attualmente la responsabilità politica della ripatrimonializzazione della Fondazione. Un problema che ricade sull'intera città. Invitiamo poi il sovrintendente a fare a meno di certe consulenze e a dare l'esempio nel rigore. Quanto ai sindacati - ha concluso Amato - non possono ridurre la loro attività a una difesa di interessi corporativi, chiamandosi fuori dal tentativo di rilancio del teatro.
Trovo gravissimo quanto accaduto il 24 giugno, in piazza Duomo, a conclusione del maggio. In quell'occasione il sovrintendente dovette andare al microfono per scusarsi con la città per l'annullamento del concerto a causa di un improvviso sciopero dell'orchestra. Mi chiedo che accadrà alla tournée in Giappone. Perché, stavolta in caso di danno economico, sarà l'orchestra a dover chiedere scusa alla città. Deve essere chiaro, infatti, che con comportamenti del genere si rende più difficile il reperimento di finanziamenti e di sponsorizzazioni, utili all'attività del teatro stesso.
Insomma, Forza Italia lancia un appello al senso di responsabilità e al rigore, per sconfiggere quella inefficienza e quelle resistenze corporative che sembrano voler ostacolare l'opera di risanamento e di rilancio della Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino». «Pensavamo che la situazione fosse cambiata invece ancora si fatica a fare chiarezza sulle consulenze del Teatro del Maggio Musicale - ha commentato vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi - ad oggi il consiglio comunale non conosce ancora le cifre degli incarichi conferiti dal nuovo sovrintendente, Francesco Giambrone».
«A metà giugno - ha proseguito - con un'interrogazione urgente al sindaco chiesi quali fossero gli incarichi professionali e le consulenze conferite dal "nuovo corso" della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino a firma del sovrintendente Giambrone, quale il loro importo e la loro scadenza. Dopo tanto attendere l'assessore alla cultura fa sapere, con risposta scritta, che la Fondazione in poco più di sei mesi si è attivata per "conferire due incarichi professionali della durata di un anno riguardanti rispettivamente le figure dirigenziali di direttore operativo e di responsabile del personale.
E' stato stipulato un contratto a progetto di un anno relativo alla implementazione delle politiche giovanili. Per agevolare ai fini organizzativi e funzionali, il passaggio di poteri fra il direttore artistico di nuova nomina e quello uscente, a quest'ultimo è stato stipulato un contratto di cinque mesi". Nella risposta - ha sottolineato il vicecapogruppo di Forza Italia - è del tutto assente l'aspetto economico che avevo esplicitamente richiesto. Per questo abbiamo presentato nuove interrogazioni in modo da fare chiarezza anche sull'aspetto economico.
Sarà utile comunque ricordare che il Maggio Musicale ha attraversato una crisi gravissima: nel 2004 la perdita è arrivata a 6 milioni di euro mentre la previsione parlava di 3 milioni di euro. Nel 2005 la perdita è arrivata a 9 milioni di euro. Dal 2002 al 2005 il disavanzo economico complessivo ha raggiunto i 21 milioni di euro. Gli incassi da botteghino in questi anni hanno coperto circa l'8% delle entrate e l'incasso previsto dalla vendita della ex Longinotti pari a circa 13 milioni di euro saranno sufficienti nell'immediato ma non oltre il 2006».
(mr)