Sono terminate nel primo pomeriggio di oggi le operazioni di bonifica della chiazza oleosa che da ieri minacciava l' isola di Pianosa, una delle piu' protette e pregiate del parco nazionale dell' Arcipelago Toscano. I due mezzi di soccorso hanno operato temestivamente, assorbendo la sostanza inquinante e adesso non c'e' piu' alcun pericolo per l' ambiente. Nessuna novita' invece sugli autori dell' inquinamento. Prelievi saranno effettuati sui residui della chiazza di catrame e acqua di sentina per accertare che tipo di sostanze fossero realmente presenti e poter in questo modo individuare i responsabili.
Sembra comunque certo che la chiazza oleosa sia stata determinata dal 'lavaggio' delle cisterne di una nave in navigazione nelle acque del Tirreno settentrionale.
“La Regione deve istituire un Osservatorio per il controllo del transito marittimo e della navigazione del petrolio, favorendo l’uso di nuove tecnologie e del Vts (Vessel traffic sistem), il sistema di controllo del traffico navale via satellite. Così si è in grado di avere sotto controllo in tempo reale navi, velocità e merci trasportate evitando disastri ambientali sempre più gravi”.
Così il Presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale Erasmo D’Angelis (Margherita) è intervenuto sulla vicenda dell’inquinamento delle acque dell’Isola di Pianosa, nel Parco nazionale dell’Arcipelago toscano. “La tutela del patrimonio ambientale delle coste toscane non è solo un problema regionale ma nazionale ed europeo. Per questo lavoreremo e solleciteremo la Giunta regionale perché si attivi attraverso un Osservatorio e magari con una legge regionale ad hoc per la sicurezza delle nostre coste e dei nostri mari.
Su questo tema dovremo sensibilizzare anche la Commissione europea, scrivendo al Presidente Barroso, affinché inserisca nell’agenda dei lavori anche la ricerca di una soluzione per la sicurezza del trasporto marittimo e del petrolio in particolare, magari con la nascita di un sistema di rilevamento satellitare a livello europeo”.