Il torrente Rufina esonda, si formano così due frane ed un pericoloso invaso da sbarramento e due persone si perdono nel bosco: tutto questo a causa di forti piogge e condizioni meteo avverse. Nella realtà, fortunatamente nulla di questo accade, ma è lo scenario di riferimento dell’esercitazione intercomunale di protezione civile ‘Rufina 2006’.
L’esercitazione, che avrà luogo l’8 ed il 9 settembre, è organizzata dal Comune di Rufina, dal Centro intercomunale di Protezione Civile della Comunità Montana della Montagna Fiorentina, dalla Provincia di Firenze con la partecipazione di tutte le associazioni di volontariato appartenenti alla consulta permanente del volontariato di Protezione Civile della Comunità Montana della Montagna Fiorentina, si svolgerà principalmente nei Comuni di Rufina e Pontassieve coinvolgendo però anche i Comuni vicini.
Lo scenario contemplato per l’esercitazione Rufina 2006 prevede un forte e concentrato evento meteorologico, nel caso particolare pioggia, su di un bacino idrografico minore quello del Torrente Rufina che avrà come conseguenze sia una esondazione con il coinvolgimento di viabilità comunale e abitazioni ed un evento franoso con ulteriore aggravio dello scenario previsto che la scomparsa di alcune persone che mentre passeggiavano sono stati travolti dall’improvviso dal maltempo.
Lo scenario è stato scelto fra molti candidati proprio perché molto realistico considerando i recenti mutamenti del tempo e l’attuale situazione del territorio che provocano sempre più frequentemente dissesti idrogeologici.
Inoltre l’aver considerato un corso d’acqua “minore” pone l’attenzione sulle responsabilità e le competenze dei vari enti coinvolti in caso di emergenza di tipo idraulica.
L’esercitazione ha l’obiettivo principale di verificare l’efficienza della pianificazione comunale ed intercomunale della Montagna Fiorentina e la capacità delle strutture pubbliche e dell’associazionismo coinvolte in un evento di Protezione Civile di attivarsi e organizzarsi al fine di rispondere prontamente ed efficacemente ad una situazione di emergenza oltre alla capacità di monitorare il territorio ed individuare i punti critici.
Si verificherà, inoltre, la capacità del pronto intervento idraulico, il raccordo con la Sala Operativa Provinciale, le capacità logistiche del volontariato e l’utilizzo delle risorse, oltre che il raccordo e la collaborazione come supporto in emergenza tra il Comune e il Centro Intercomunale della Montagna Fiorentina. Un esercitazione ad ampio spettro per essere sicuri di poter tutelare i cittadini in tutte le possibili condizioni avverse che testeranno anche il funzionamento dei soccorsi, il recupero di popolazione scomparsa o ferita, il ricovero e l’assistenza.
“L’occasione dell’esercitazione dell’8 e 9 settembre è un momento importante nel percorso di costruzione del sistema di Protezione Civile in Montagna Fiorentina – spiega il vice presidente ed assessore alla Protezione Civile Massimo Zazzeri – è la prima volta che tutto il sistema intercomunale, la provincia, la comunità montana, i comuni e le associazioni, sperimentano tutto quello a cui stiamo lavorando all’interno del piano intercomunale.
Da circa 3 anni – prosegue Zazzeri – abbiamo costruito un percorso che adesso iniziamo a sperimentare insieme al mondo del volontariato che ha dato una grande risposta, l’esercitazione ci darà ottimi elementi di valutazione per proseguire nel nostro lavoro. Quello a cui vogliamo pervenire venerdì e sabato è da una parte un punto di arrivo e dall’altra un punto di partenza, un test per vedere se tutto quello che abbiamo fatto da 3 anni a questa parte è stato fatto bene, quali sono gli errori e dove dobbiamo migliorare.
L’augurio – conclude Zazzeri – è quello che l’esercitazione abbia una buona riuscita e da questa si possa continuare con la costruzione del Ce.Si e della sede della Protezione Civile presso la Stazione di Rufina”.
“La Provincia ha di buon grado collaborato all’organizzazione dell’esercitazione – spiega l’assessore alla Protezione Civile della Provincia di Firenze Stefano Giorgetti – perché essa dà la possibilità di sperimentare il sistema dei raccordi dei supporti previsti dalla recente normativa di protezione civile.
La Provincia è infatti l’ente a cui si rivolge il Comune (l’attore di protezione civile) nel caso in cui l’evento superi la sua capacità di risposta. Parteciperemo quindi con nostro personale in attività operative con un gruppo operativo di protezione civile, uno di polizia idraulica ed altro, sia a livello di coordinamento”.
“L’esercitazione – afferma l’assessore alla Protezione Civile del Comune di Rufina Ferdinando Vitali – ha un importante valore perché coinvolge fortemente la provincia, la comunità montana che si pone come coordinamento intercomunale ed il nostro comune che ospita l’esercitazione e che cerca di far fronte sia a livello economico che come centro operativo comunale.
Durante l’esercitazione – aggiunge Vitali – saranno anche fatte attività di pubblica utilità come ripulire le sponde del fiume”.
“L’esercitazione di Rufina – afferma l’assessore alla Protezione Civile del Comune di Pontassieve Paolo Fini - sarà un test importante per verificare la validità dell'impianto collaborativo presente sul nostro territorio che coinvolge diversi attori, la Provincia in primis e l’intero sistema intercomunale comprensivo anche delle associazioni del volontariato.
L’esercitazione riguarderà anche il territorio di Pontassieve – Montebonello – coinvolgendo direttamente la nostra Amministrazione. Sarà un modo – conclude Fini – per interessare il cittadino in un sistema cognitivo di partecipazione organizzata alimentando in tal modo una maggiore coscienza civile e sviluppando comportamenti da tenere in particolari situazioni che sono di fondamentale importanza per l’intero sistema di sicurezza”.