"Il bisogno di prestazioni sanitarie non va in vacanza: sono sempre di più i cittadini che restano a Firenze e che hanno necessità di assistenza. Tuttavia la risposta dell'Azienda ospedaliera di Careggi è sempre la riduzione dei posti letto dei reparti. E la prima conseguenza di questa situazione è l'ingolfamento continuo del Pronto Soccorso". E' quanto denunciano i consigliere comunali del centrodestra Stefano Alessandri (Alleanza Nazionale), Gabriele Toccafondi e Massimo Pieri (Forza Italia) che negli ultimi due mesi hanno effettuato una serie di sopralluoghi al Pronto Soccorso e in vari reparti dell'Azienda ospedaliera di Careggi.
"Non si tratta di una iniziativa una tantum - spiegano - ma fa seguito alle visite che abbiamo fatto l'anno scorso e andrà avanti nei prossimi mesi anche su segnalazione dei cittadini". Ebbene in questi sopralluoghi e dai colloqui con i pazienti, il personale e i dirigenti dell'Azienda ospedaliera, gli esponenti del centrodestra hanno potuto notare che in molti reparti (da ortopedia a geriatria, da medicina interna a ostetricia e ginecologia, da patologia chirurgica a oncologia e radioterapia) i posti letto sono stati ridotti e in qualche caso addirittura azzerati.
"Non si tratta di una novità - spiegano i consiglieri -: ogni anno l'Azienda ospedaliera redige un piano estivo delle presenze che prevede appunto la riduzione dei posti letto per far fronte alle ferie degli operatori. Un piano che però è basato su una premessa sbagliata: ovvero che nel periodo estivo il bisogno di prestazioni sanitarie in città diminuisca. Basta considerare l'ingolfamento del Pronto Soccorso per capire che non è così. Ma nonostante il ripetersi della situazione - aggiungono Alessandri, Toccafondi e Pieri - l'Azienda ospedaliera continua a gestire il periodo estivo come un'emergenza mentre in realtà è il frutto di un presupposto che si è dimostrato sbagliato".
A questo si aggiunge il fatto che per la prima volta dal 2002 il numero degli infermieri a Careggi è sceso sotto quota 2.000 nonostante che, sempre nel 2002, in una delibera dell'Azienda veniva stimato in 2.500 il numero ottimale di operatori. E questo a causa del fatto che le richieste di pensionamento e di trasferimento del personale sono maggiori delle nuove assunzioni. "Appare evidente che la situazione a Careggi è critica - ribadiscono gli esponenti del centrodestra - e rischia di avere pesanti conseguenze sull'assistenza ai cittadini come dimostra il caso di una paziente operata di tumore a giugno e che, alla richiesta di un appuntamento per la seduta di radioterapia, si è sentito rispondere di tornare a ottobre".
Su questo tema i consiglieri avevano già presentato una interrogazione e la risposta arrivata dall'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni all'inizio di agosto non è molto positiva. "I tempi di prenotazione per una visita radioterapica - si legge - sono di circa 5-7 giorni mentre per quello che riguarda le liste di programmazione per la terapia medica in day hospital l'attesa è di circa 7-15 giorni. Per quanto concerne invece i trattamenti radioterapici programmati al 31 luglio risultavano in lista di attesa 400 pazienti".
Sulle prestazioni radioterapiche previste per la malattia evidenziata nell'interrogazione, la risposta spiega che "possono in generale essere erogate entro 4-5 mesi dall'intervento, seppur con le dovute esclusioni dovute a situazioni più urgenti dipendenti dall'aggressività, dallo stadio della lesione attentamente valutate dai sanitari". E ancora che "la gestione delle liste considera le varie tipologie di malattie e di malati sulla base della specificità sia di gravità che personale. Ancora una volta tanto lodato sistema sanitario toscano mostra i suoi limiti - concludono i consiglieri del centrodestra -.
Anche il modo in cui viene organizzata l'assistenza nel periodo estivo, con interventi estemporanei, dimostra una volta di più l'incapacità della sinistra nel prevenire e gestire anticipatamente il servizio sanitario nei mesi estivi".(mr)