(Firenze 23/08/2006) L'Archivio di Stato di Firenze (viale Giovine Italia 6) ospiterà dal 9 settembre al primo ottobre 2006, con orario 10-19 (domenica 10-13), la mostra Autobiografia della Memoria, un'opportunità più che rara di poter ammirare le opere del pittore Manfredi, alla vigilia dei suoi 80 anni. Il pittore ,al secolo Manfredi Lombardi, ha sempre voluto identificarsi solo col primo nome. È nato nel 1927 a Firenze, dove ha fondato nel 1960 la "Nuova Corrente" insieme Xavier Bueno, Sirio Midollini, Leonardo Papasogli, Bruno Pecchioli, Giuliano Pini e Piero Tredici.
Si definisce "post-macchiaiolo", ma è anche un personaggio dal profilo romantico, basti osservare i suoi ritratti di personalità dell'epoca, caratterizzati da un fondo molto scuro in cui dà risalto soprattutto ai volti investendoli di luce. La sua arte è figurativa e trae ispirazione soprattutto dalle emozioni che i soggetti gli trasmettono nel profondo. Ciò che lo caratterizza, oltre alle indubbie capacità raffigurative, è il suo andar controtendenza, il fatto di non aver mai ceduto, non essersi lasciato trascinare dalla corrente, continuando a vivere con coerenza. L'esposizione è stata progettata e realizzata da Eventi Pagliai col sostegno dell'Archivio di Stato e del Gabinetto Vieusseux e col patrocinio della Regione Toscana, del Comune e della Provincia di Firenze. La mostra, allestita dall'architetto Luigi Cupellini, vedrà esposti 30 ritratti di celeberrimi personaggi delle arti, della letteratura, della musica e della filosofia (tutti realizzati con la tecnica dell'acrilico su masonite in formato cm 120x130) oltre a quattro grandi acrilici "fuori tema" col Leitmotiv del bosco.