VAGLIA 17 AGOSTO 2006- Da giugno 300 persone (famiglie con bambini e singoli) di varie etnie hanno occupato l’ex ospedale Luzzi ormai da tempo abbandonato. Il Luzzi, giurisdizionalmente, fa parte del comune di Sesto Fiorentino, ma geograficamente gravita sul comune di Vaglia in particolare sulle piccole frazioni di Pratolino e Montorsoli.
“Quello che sta accadendo –commenta il Sindaco di Vaglia Fabio Pieri– ha per la nostra comunità un impatto socialmente non sostenibile, le frazioni più vicine al Luzzi sono quelle di Pratolino e Montorsoli che hanno circa 800 abitanti e non possono sopportare l’arrivo improvviso di altre 300 persone”.
I motivi per cui la situazione non può rimanere tale, oltre che sociali, sono anche pratici “come comune di Vaglia – spiega Pieri – non possiamo sostenere questa presenza anche a livello di servizi in genere: faccio l’esempio delle strutture scolastiche, che sono già sature con l’attuale popolazione, nel nostro piano strutturale sono previste nuove strutture scolastiche, ma anche queste serviranno per soddisfare le necessità locali, e saranno realizzate nell’arco di 3-4 anni. In ogni caso – prosegue Pieri – i vari servizi indispensabili quali scuola e sanità devono essere erogati dal comune di Sesto giuridicamente responsabile”.
Il Sindaco di Vaglia ricorda anche che il suo comune ed i cittadini hanno già contribuito all’inserimento di famiglie di extracomunitari, ma il numero di persone attualmente ospitato al Luzzi è di molto superiore alle reali possibilità della comunità. “Non ci siamo tirati mai indietro - precisa Pieri - tanto che l’amministrazione comunale di Vaglia ha contribuito all’inserimento nella sua comunità di due, tre famiglie presenti qualche anno fa all’interno dell’ospedale Banti, dunque la nostra parte l’abbiamo fatta e la faremo, ma non possiamo fare ciò che non è nelle nostre possibilità e chiediamo al comune di Sesto Fiorentino e a quello di Firenze di fare la loro parte cercando strutture idonee e decorose per poter ospitare queste persone, Luzzi e Banti non sono adatti per questa funzione, e magari trovare alloggi o sistemazioni per le famiglie con bambini”.
A dimostrare la non idoneità del Luzzi, c’è anche la situazione di carenza idrica in tutto il comune di Vaglia che si è verificata quando gli occupanti dell’ex ospedale hanno cercato di riavere l’acqua all’interno della struttura “dopo la chiusura dei due ospedali – spiega ancora il Sindaco di Vaglia – Publiacqua, anche a causa della fatiscenza dei due impianti ormai non più adatti, ha chiuso e dismesso il sistema di tubature, l’apertura improvvisa di qualche settimana fa operata dalle persone che occupano il Luzzi ha lasciato senz’acqua alcune popolose frazioni e mette a rischio la situazione igienico sanitaria del nostro comune.
L’acqua ci sarà in futuro quando finalmente i due ospedali saranno riutilizzati, ma per il momento non può essere fornita a chi ha occupato abusivamente il Luzzi”. In conclusione il Sindaco Pieri evidenzia come “dovrà essere la Asl 10, in quanto proprietaria, a chiedere un eventuale sgombero del Luzzi. Noi chiediamo che vengano rispettate le regole legali civili e democratiche. Chiediamo inoltre alla Asl ed alla sua dirigenza di impegnarsi e di dimostrare le loro capacità gestionali e manageriali per ricollocare sul mercato e dare nuova vita a questa ed altre strutture analoghe per evitare ancora occupazioni abusive e atti vandalici di ogni genere”.