Doppio appuntamento a favore dell'Ospedale Pediatrico Meyer. In occasione della VI Fiera dell'Alberaia di Casole d'Elsa (località Molino d'Elsa) due le iniziative animate dal poeta macellaio di Panzano Dario Cecchini, il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione Meyer per sostenere i progetti a misura di bambino dell'Ospedale. La prima è la cena su prenotazione in programma giovedì 24 agosto alle ore 21,30. Si tratta di un'iniziativa gastronomica di qualità: Dario Cecchini vi porterà i suoi prodotti e i migliori chef della zona (Ristorante Casalta e Osteria Caffè Casolani).
E' prevista la degustazione di vini pregiati. Sarà presente l'attore Novello Novelli. Per informazioni e prenotazioni telefonare ai seguenti numeri: 320 3143826 e 349 5348577. La seconda iniziativa da non perdere sarà domenica 27 agosto alle ore 17: l'Asta dei Vini pregiati a sostegno del Meyer che avrà due battitori d'eccezione, Claudio Sottili e Dario Cecchini. La Fiera dell'Alberaia giunta alla VI edizione, è ormai un consolidato appuntamento per il mondo enograstronomico e agricolo della Val d'Elsa.
L'iniziativa che si dipana dal 25 al 27 agosto è promossa dal Comune di Casole d'Elsa, dalla Regione Toscana, dall'Amministrazione Provinciale di Siena con la CIa, Coldiretti e la Comunità Montana Valdimerse. Nei giorni della Fiera negli stand gastronomici è possibile gustare il famoso vitello allo spiedo. Una kermesse da non perdere. La Fiera dell’Alberaia che si svolge nell’ultimo fine settimana di Agosto in Località Molino d’Elsa, Frazione di Pievescola, consente di vedere una interessante esposizione di attrezzature agricole ed una ricca tipologia di bestiame.
Permette di assaporare tutta la varietà dei salumi di “cinta senese”, prodotta nella zona da allevamenti di maialini che, come nel medioevo, si nutrono allo stato brado. Espone anche diversi tipi di formaggi, prodotti nei nostri Caseifici, che si accompagnano egregiamente a vari tipi di miele ricavato dai nostri Apicoltori e ad un ottimo vino. Vi è inoltre una dimostrazione di quella che era un tempo la micro-economia della realtà agricola, basata sulla autosufficienza della famiglia contadina e di come e dove venivano svolte alcune attività, come la battitura del grano, con la ricostruzione dell’aia colonica o dei fienili e con l’esposizione degli attrezzi usati, mettendo in evidenza, al tempo stesso, il rapporto ancora vivo e significativo con la cultura popolare della zona.(mr)
