MONTEPULCIANO – Sarà un’annata di grande qualità quella 2006 a Montepulciano. Lo confermano le previsioni di vendemmia, a circa un mese dall’inizio dei raccolti, che parlano di un calo generico delle quantità di uva, complice anche l’irregolare andamento climatico. Secondo le aspettative, confermate dalle prime analisi delle uve, il 2006 invece sarà una annata di particolare livello qualitativo.
“In una annata climatica particolare come questa – ha affermato il Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Massimo Romeo – a fare la differenza sarà ancora il grande lavoro in vigna dei produttori che, grazie a una serrata selezione delle uve e a uno snellimento dei grappoli in vite, hanno garantito un ottimo livello qualitativo”.
La previsione dell’annata conferma anche a Montepulciano quella compiuta in questi giorni dall’Istat che per l’Italia ha previsto per il 2006 un quantitativo di hl di produzione inferiore del 7% rispetto al 2005.
L’Istat infatti prevede, salvo bizzarrie climatiche dei prossimi giorni, una produzione di circa 48 milioni di hl. Complessivamente per la Toscana la previsione Istat parla di un raccolto da oltre 2,5milioni di hl di vino. Nel 2005 gli hl erano stati 2.779.664 e 3.165.831 nel 2004.
Miglioramenti sono attesi anche sul fronte dei prezzi delle uve. In questo senso dovrebbero giovare le crescite delle esportazioni avvenute in questo ultimo semestre, una crescita, seppur lieve, dei consumi nazionali di vino di qualità.
“Il buon andamento di mercato di questo ultimo semestre – conferma Romeo – ci fa sperare in una ripresa dei prezzi in generale. Puntare sulla qualità, più che sulla quantità di prodotto, rappresenta per il consumatore una garanzia sul prodotto, il Vino Nobile di Montepulciano, che ha come prerogativa quella di distinguersi per le sue peculiarità organolettiche”.
Il territorio di produzione di Montepulciano conta un’estensione di quasi 17mila ettari dei quali 1.963 a vigneto.
Oltre l’80% di questi producono il Vino Nobile di Montepulciano, il resto è dedicato al Rosso Doc e al Chianti Colli Senesi. 321 sono i produttori (dei cui 212 producono anche il Rosso Doc), circa 80 imbottigliatori che producono, tra Nobile e Rosso, oltre 8milioni di bottiglie.