Firenze, 02/08/06- È legge il Regolamento che disciplina l’Istituto dell’Indennizzo diretto nell’ambito dei danni derivanti dalla circolazione stradale; interessa migliaia di imprese del settore autoriparazione e 35 milioni di automobilisti assicurati.
“La nuova normativa – osserva il presidente Cna Toscana, Marco Baldi- conferisce alle Compagnie di Assicurazione una sorta di “potere assoluto” nella determinazione, quantificazione e liquidazione del danno; non produce benefici per gli automobilisti, anzi ne lede diritti reali; mette in discussione l’indipendenza economica, ma anche la stessa sopravvivenza delle imprese di autoriparazione”.
“Le Compagnie di Assicurazione –afferma Stefano Micheli, presidente dei carrozzieri Cna Toscana- hanno ora la possibilità di effettuare i risarcimenti in forma diretta ed in forma specifica; di conseguenza hanno a disposizione più strumenti per incidere sul mercato delle riparazioni che, per le condizioni generali della libera concorrenza, dovrebbe invece essere separato e distinto dal mercato assicurativo. Inoltre il perito tecnico in materia assicurativa non è una garanzia sufficiente per il consumatore: a differenza di altri Paesi, in Italia i periti sono liberi professionisti, pagati ed incaricati dalle Compagnie di Assicurazione e quindi non possono essere ‘super partes’.
Ancor più grave è la possibilità, prevista per legge, di inserire nei contratti di assicurazione RC Auto clausole recanti il risarcimento del danno ‘in forma specifica’ che, nei fatti, offre alle Compagnie di Assicurazione la possibilità di scegliere preventivamente ed imporre al cliente le così dette carrozzerie “fiduciarie” – od addirittura crearne delle proprie – in aperta violazione del principio del libero mercato e della libera concorrenza fra le imprese”.
“Il rischio –continua Micheli- è lo scadimento della qualità e della sicurezza delle riparazioni, poiché le Compagnie di Assicurazioni potranno esercitare sulle imprese di autoriparazione un forte potere contrattuale sia riguardo ai tempi tecnici per le riparazioni, sia per le tariffe orarie di manodopera, per non parlare di sconti (da quantità) sui ricambi, ecc.”.
“Per questi motivi – afferma il presidente Baldi- Cna Toscana, che da anni sta portando avanti una forte iniziativa sindacale a tutela delle imprese del settore e anche dei diritti degli automobilisti, ha inviato al Ministro Pier Luigi Bersani, al Vice Ministro Sergio D’Antoni e ai Parlamentari toscani una lettera in cui chiede una modifica radicale di questo regolamento”.
Le imprese di autoriparazione in Toscana
In Toscana le imprese di carrozzeria sono oltre 1.600 e impiegano oltre 5.000 addetti. Ma il comparto della riparazione e manutenzione degli auto e moto veicoli in Toscana è molto più esteso: oltre 5.000 imprese in cui lavorano oltre 15.000 addetti. Di queste imprese più di 2.600 sono associate a CNA.