È di questi giorni la nascita della collaborazione tra Tiro a Segno Firenze, Coni Firenze ed Unità Spinale per la promozione di un’iniziativa che permette ai diversamente abili di praticare il tiro a segno. "La nostra società è a norma per i diversamente abili dal 1985 - spiega Marco Faggi, consigliere del Tiro a Segno Firenze - e specialmente nell’ultimo periodo abbiamo sentito la necessità di allargare la nostra attività sportiva a chi ha subito traumi irreversibili alla colonna vertebrale.
Mancava il tramite, l’ente che accogliesse la nostra proposta e la presentasse ai possibili fruitori. Grazie alla sinergia con il Coni Firenze, abbiamo cominciato ad ospitare nel nostro impianto gruppi di disabili provenienti dall’Unità Spinale di Careggi ed una grossa mano ci è stata data dal professor Piero Amati. Ogni mercoledì una ventina di persone dai 16 ai 50 anni si sono allenati in un poligono di 6 linee da 25 metri con pistole ad aria compressa con l’ausilio dei nostri istruttori.
Il servizio si interromperà per la pausa estiva, ma da settembre ci sarà un doppio appuntamento settimanale. Stiamo pensando anche di istituire tornei solo per diversamente abili. Al momento, però, dobbiamo risolvere alcuni problemi logistici, soprattutto per il trasporto dall’ Unità Spinale ai nostri impianti." "Credo che lo sport stia dando un’ottima risposta al principio di lavorare insieme - dichiara Paolo Ignesti, presidente del Coni Firenze - o come si dice di fare sistema. Lo ha dimostrato l’Unione Italiana Tiro a Segno, sezione di Firenze, che ha stretto un accordo con l’Unità spinale di Careggi per l’utilizzo di un proprio ambiente di tiro specificatamente dedicato ai disabili, sia dal punto di vista delle attrezzature che dell’accessibilità. È questo uno dei sempre più frequenti segnali di una crescente sensibilità del mondo sportivo, Federazioni e Enti, verso la crescita di opportunità di pratica sportiva a favore dei diversamente abili, a seguito di un impegno forte e costante del Coni fiorentino in questa direzione."