Firenze, 26 Luglio 2006- «Una Commissione d’inchiesta su Firenze Fiera Spa che approfondisca le ultime vicende e accerti i comportamenti dell’amministrazione regionale in seno alla società»: è quanto chiedono, ai sensi dell’articolo 21 dello Statuto del Consiglio regionale, i Consiglieri dei partiti della Cdl alla luce delle ultime vicende che hanno travolto la società. Forza Italia, Alleanza Nazionale e Udc – capitanati dal Portavoce della Cdl Alessandro Antichi e dai loro Capigruppo Maurizio Dinelli (Fi), Maurizio Bianconi (An) e Marco Carraresi (Udc) – hanno firmato come un sol’uomo la mozione iscritta stamani all’ordine dei lavori dell’assemblea regionale su una questione, quella della Spa fiorentina, che proprio oggi ha diviso la maggioranza.
«La Regione – scrive la Cdl nel suo documento – è socia di maggioranza relativa della società per azioni Firenze Fiera spa.
Essa ha individuato tra le priorità del rilancio del sistema dei poli espositivi congressuali quello fiorentino, gestito dalla società suddetta la quale ha un volume di affari pari a 14,5 milioni di euro ed un buco di bilancio tra i 5 ed i 6 milioni di euro».
«La società – ricordano ancora i consiglieri regionali di Fi, An e Udc – è in prossimità di una ricapitalizzazione e di una modifica sostanziale dello Statuto». Peccato che, proseguono: «L’attuale amministratore, preoccupato per la grave situazione contabile della società, ha interessato la Procura della Repubblica».
La situazione è grave: «La società è priva di un piano industriale di rilancio, ed è alla ricerca di necessari investimenti per riportare la situazione degli stand espositivi nella normalità del rispetto delle norme di sicurezza e agibilità».
I motivi, insomma, ci sono tutti e anche di più.
Dunque, scatta la richiesta «della costituzione di una Commissione d’inchiesta finalizzata ad approfondire i fatti sopra richiamati e ad accertare i comportamenti dell’Amministrazione Regionale in seno alla Firenze Fiera Spa»
