Firenze, 26 luglio 2006- “Il commercio ha bisogno di certezze e scelte di governo che possono modificare sistemi consolidati e abitudini rischiano di pregiudicare la fase di ripresa che si sta avviando”.
Filippo Bongiorno, presidente della Confcommercio di Sesto Fiorentino e vice presidente per l’Associazione intercomunale dell’Area metropolitana, lancia un appello alle amministrazioni comunali perché non siano prese decisioni che possano mettere a rischio la sopravvivenza di molti esercizi commerciali dell’area.
“Sul piano congiunturale – spiega Bongiorno –, la nuova indagine dell’Irpet, svolta in collaborazione con l’Istat all’interno dell’Osservatorio regionale sul commercio, ha rilevato come le vendite, per il commercio in sede fissa e in riferimento alla piccola distribuzione, abbiano chiuso in Toscana con un – 0,2% nel 2005, rispetto al rilevamento del 2004. Un dato negativo che conferma il trend già registrato l’anno precedente con un -0,8%, con la ricerca dell’Irpet che evidenziava una situazione di particolare difficoltà per le realtà commerciali di Comuni come Sesto Fiorentino, Signa e Lastra a Signa, mostrando un indice di sofferenza più grave rispetto al livello medio dell’area metropolitana fiorentina.
Nonostante questo, siamo fiduciosi perché il momento più critico sembra ormai alle spalle e con un po’ di ottimismo possiamo dire che c’è aria di ripresa”.
Se il peggio sembra ormai alle spalle, non mancano però difficoltà che rischiano di essere acuite da scelte di governo delle amministrazioni, che influiscano in particolare sulla facilità di spostamenti di uomini e merci.
“Un po’ di preoccupazione per questi dati resta – ammette Bongiorno -, ma c’è anche la consapevolezza di avere le possibilità e la forza per far riemergere il commercio di vicinato dalla situazione difficile che ha attraversato, e questo ci porta a prestare la massima attenzione a tutti quei cambiamenti e a quelle modifiche strutturali che possono incidere in modo significativo sul futuro delle nostre imprese.
E’ per questo che vogliamo sensibilizzare le amministrazioni comunali di Sesto Fiorentino, in primo luogo, e delle altre realtà della Piana a non effettuare scelte di governo che abbiano ripercussioni dirette sulla piccola distribuzione, modificando sistemi e abitudini consolidate, anche perché il settore continua ad aver bisogno, in questo momento, di quante più certezze possibili”.