Per esprimere contrarietà all’impianto di Case Passerini e a tutti gli inceneritori, il 27 luglio, presidio organizzato dai Comitati della Piana, presso la sede della Provincia di Firenze. Aderisce anche il WWF.
Proprio il WWF Firenze condivide in pieno la posizione del Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio espressa all’ultimo meeting di San Rossore e continua a impegnarsi nella battaglia contro tutti gli incenerimenti.
La Sezione WWF di Firenze condivide pienamente le parole espresse dal Ministro verde.
Al di là delle banali accuse di demagogia, oltranzismo ambientalista e “confusione mentale”, il Ministro ha ricordato che: la moltiplicazione degli inceneritori non può essere la soluzione primaria su cui basare la riduzione dei rifiuti; le emissioni degli impianti vanno in direzione contraria alla riduzione dei gas serra e, soprattutto, le nanopolveri emesse nel processo di combustione hanno effetti profondi sul metabolismo degli esseri viventi.
Perché le amministrazioni toscane rifiutano di accettare queste verità, non ascoltano chi propone soluzione alternative e si nascondono dietro scuse senza senso, del tipo “allora voi volete le discariche”?
Dovrebbe essere ormai noto che ad ogni tonnellata di rifiuti avviati all’incenerimento viene aggiunta una quantità quasi equivalente di calce e acqua: dopo la combustione, si ottengono 280-300 kg di ceneri solide, 30 kg di ceneri volanti, 650 kg di acqua di scarico e 25 kg di gesso.
Le ceneri dovranno essere smaltite in discariche speciali e i fumi - contenenti una notevolissima quantità di sostanze tossiche impossibili da eliminare - li ritroveremo nell'aria che dovremo respirare.
Come da anni ripetiamo, la soluzione del problema può passare solo attraverso la riduzione del rifiuti “alla fonte” (con il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera produttiva e distributiva), la promozione di campagne educative e comportamenti responsabili (di riutilizzo, riciclaggio e scelta critica dei prodotti) e l’adozione del metodo di raccolta differenziata “porta a porta”.
Finché le amministrazioni toscane, in particolar modo la Provincia di Firenze e i Comuni della Piana, insisteranno in questa scelta miope e velenosa, noi proseguiremo la nostra protesta.