Firenze, 25 luglio 2006- Le imprese cooperative a causa del continuo aumento dei prezzi petroliferi e del gas metano, si trovano a dover fare i conti con una forte riduzione dei margini operativi con problemi, in qualche caso, per la stessa continuità aziendale.
La crescita della spesa energetica rappresenta, per aziende che fanno un consumo importante di energia, una dinamica insostenibile, e rappresenta una delle voci principali, se non la più importante, nella struttura dei costi dei bilanci aziendali.
La stessa situazione, seppur in misura minore, riguarda anche le imprese cooperative che operano nei comparti tessile e metalmeccanico.
L’Sos è stato lanciato nel corso di un convegno svoltosi a San Giovanni Valdarno (Arezzo) presso la cooperativa IVV promosso dalla Associazione Toscana delle cooperative di Produzione e Lavoro – Legacoop.
L’iniziativa, presieduta da Mauro Fabbrini, Presidente della cooperativa Comea ed introdotta da Dino Guidelli, presidente della IVV, ha visto la partecipazione di numerose cooperative industriali toscane, in particolare di quelle ad alto consumo energetico (vetrerie, ceramiche, plastiche, tessile, meccaniche ecc.) e del COSVIV, il consorzio per gli acquisti di energia, è stato concluso da Renato Campinoti, Presidente della ARCPL Toscana.
Secondo la cooperazione di lavoro della Toscana per uscire da questa pericolosa escalation di aumento dei costi è necessario che «la consapevolezza della complessità del contesto in cui le aziende si trovano a competere e delle gravissime difficoltà che esse incontrano, diventi patrimonio anche delle istituzioni, nazionali e locali.
In questo senso l’augurio è che non siano frapposti ostacoli e ritardi alla messa in opera di tutte le azioni normative finalizzate all‘avvio di efficaci processi di liberalizzazione affinché una reale competitività fra tutti gli attori del mercato dell’energia porti il nostro paese su livelli di costo delle forniture energetiche simili a quelli delle altre economie europee».
Infine un appello alla Regione Toscana affinché si attivi in tutte le sedi per estendere i benefici della legge 798/84 (riduzione costo del metano) a tutte le vetrerie del territorio nazionale, modificando la legge in questione, che oltre ad essere penalizzante per le aziende del territorio toscano, appare lesiva della libera concorrenza.