Opera Festival: mercoledì 26 luglio (ore 21,15) al Teatro di Boboli Carmina Burana di Carl Orff

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2006 15:10
Opera Festival: mercoledì 26 luglio (ore 21,15) al Teatro di Boboli Carmina Burana di Carl Orff

24 luglio, 2006- A dirigere l'attesissimo capolavoro di Orff, sarà il maestro Maurizio Preziosi. Il soprano Patrizia Zanardi, allieva della grande Renata Scotto, il tenore colombiano Alejandro Escobar e il baritono Juan Possidente, già interpreti affermati nei teatri di tradizione italiani ed internazionali, saranno insieme le straordinarie voci di un'opera in latino medievale ricca di antiche suggestioni e di indubbio fascino. Ad accompagnarli saranno oltre 150 coristi del Coro e Coro Voci Bianche OperaFestival (istruito quest'ultimo dal maestro Viviana Apicella), al pianoforte Claudia Gori e Maria Teresa Aggio, alle percussioni Fabio Rogai, Giorgio Ribechini, Roberto Bichi, Vittorio Ferrari, Federico Poli.



"La mia opera omnia comincia con i Carmina Burana", così Carl Orff (Monaco 1895 - 1982) amava definire il ruolo di questa sua originale ed inconfondibile opera, eseguita per la prima volta a Francoforte nel 1937 con la direzione di Oskar Waelterlin. Carmina Burana significa esattamente "Canti di Benedictbeuern". Durante la secolarizzazione del 1803 un rotolo di pergamena, contenente circa duecento poesie e canzoni medievali, fu ritrovato nella biblioteca dell'antica Abbazia di Benedictbeuern, nell'Alta Baviera.

Si trattava di poesie in latino medievale, versi in vernacolo medio-alto-tedesco con qualche infarinatura di dialetto francone di monaci e chierici vaganti. Questa cantata teatrale venne strutturata sull'antica ricorrenza simbolica della ruota della fortuna. Ruota che dispensa ora la buona, ora la cattiva sorte. E' in sostanza la parabola della vita umana esposta a continui cambiamenti: per questo motivo c'è l'appello del coro alla dea della fortuna ("O Fortuna, velut luna") che introduce e conclude la serie di canti profani.

La rappresentazione si divide in tre sezioni: il rapporto dell'uomo con la natura, in particolare con il risveglio primaverile ("veris leta facies"); il rapporto tra l'uomo e i doni naturali che culminano nel vino ("In taberna"); il rapporto dell'uomo con l'amore ("Amor volat undique"), riflesso di un'antica tradizione francese e borgognona.

Dal punto di vista più squisitamente musicale l'opera è caratterizzata dalla costante presenza ritmica - compressa in grandi ostinati - di un'orchestrazione affatto originale.



Prossimi appuntamenti al teatro di Boboli: Carmen di G.Bizet ( 25 luglio e 8 agosto), La Traviata di G. Verdi (27 luglio e 3 agosto); Ballet Flamenco di Josè Greco (1 agosto). Alla Villa Medicea di Cafaggiolo, a Barberino di Mugello, il Festival prosegue con il Galà Lirico (29 luglio), Le Stagioni di Vivaldi ( 4 Agosto).

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