Dopo il successo ottenuto a Padova, Genova, Bar e Parma, sbarca a Firenze ARTEFIRENZE - 1^ Mostra Mercato d’Arte Contemporanea, in programma alla Fortezza da Basso dal 29 settembre al 2 ottobre 2006. L’evento è organizzato da NEF - Nord Est Fair Srl di Padova, società attiva nell’organizzazione di eventi fieristici nel segmento del mercato d’arte, e ripropone un format già collaudato con successo presso il pubblico, la critica e i media. Durante i quattro giorni di mostra l’esposizione delle opere di arte moderna e contemporanea sarà infatti affiancata dall’incontro fra artisti, galleristi, critici, collezionisti e semplici appassionati in una sorta di happening culturale di alto livello a vantaggio di un mercato di nicchia – quello delle gallerie d’arte - che rappresenta un patrimonio importante generatore di interessi internazionali, che sposta economie ingenti, produce business e arricchisce il cuore qualitativo della città.
ARTEFIRENZE schiera 70 fra le più quotate gallerie italiane affiancate da una selezione di opere di alto livello che spazieranno dall’Espressionismo al Surrealismo, dal Futurismo all’Arte Cinetica, dal Cubismo all’Astrattismo fino a giungere allo Spazialismo, all’Arte concettuale e alla Pop Art. In esposizione il gotha degli artisti: Afro, Arman, Baj, Balla, Burri, Carrà, Chagall, Christo, De Chirico, De Pisis, Fontana, Guttuso, Hartung, Klee, Magritte, Matta, Morandi, Picasso, Rosai, Rotella, Schifano, Sironi, Tamburi, Wharol e altri ancora.
Uno spazio a sé sarà dedicato alla Fotografia e alla Videoarte.
ARTEFIRENZE ha anche il sapore di una sfida lanciata ad una città come Firenze che ha sempre fatto del glorioso passato e delle icone del Rinascimento il suo cavallo di battaglia. Ne è consapevole Nicola Rossi, amministratore delegato di NEF e organizzatore dell’evento che con questo appuntamento punta a dimostrare come un’inversione di tendenza è possibile specie in un momento come il nostro dove, fra le nuove tendenze del mercato finanziario italiano, acquista sempre più campo l’art advisory, ovvero l’arte come investimento.