Sabato prossimo a Firenze inizieranno i saldi estivi di fine stagione e dureranno fino al 10 settembre. "Due mesi di tempo per fare acquisti a prezzi scontati ma attenzione alle possibili truffe - ha precisato l'assessore alle attività produttive Silvano Gori -. Le merci in vendita, infatti, dovranno riportare sul cartellino, ben esposto, il prezzo normale, lo sconto praticato in percentuale ed il nuovo prezzo scontato e, se difettate, potranno essere cambiate". Le date di inizio e fine dei saldi sono determinate dal regolamento regionale.
Possono essere messi in vendita solo i prodotti a carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non sono venduti entro un certo periodo. I commercianti, durante i saldi, possono comunque anche vendere merce a prezzo pieno. Questa differenziazione dev'essere indicata chiaramente e la merce dev'essere collocata separatamente rispetto agli articoli a saldo. Contravvenendo a queste disposizioni, i commercianti possono incorrere in sanzioni amministrative da 516 a 3.098 euro.
"Sarebbe opportuno concordare con la Regione, anche la possibilità di date differenziate per i saldi, perché sono diverse le esigenze delle associazioni di categoria - ha proseguito l'assessore Gori -, alla luce anche delle posizioni espresse dalle stesse categorie. Propongo una discussione di merito a partire già dal prossimo mese di settembre, così da evitare di arrivare al cosiddetto «ultimo tuffo» per occuparci di questa materia, per capire se ci sono le condizioni per introdurre modalità diverse per lo svolgimento dei saldi, così da venire incontro alle esigenze degli operatori commerciali e dei consumatori".
Inoltre, per essere preparati sulla materia "saldi" e fare acquisti in sicurezza, la Polizia Municipale, come di consueto, ha predisposto sulla rete civica un dettagliato vademecum per i "saldi sicuri". Riassumiamo alcuni principi. Anche durante le vendite a saldo si applicano tutte le leggi previste per la vendita delle merci a prezzo pieno, quindi le norme del codice civile e correlate, che prevedono, da parte del commerciante, la garanzia e l'obbligo della sostituzione delle merci difettate.
Non è quindi ammissibile la dicitura "non si cambia la merce a saldo". Non possono, però, esserci ripensamenti da parte dell'acquirente, non esiste, cioè, il diritto di recesso perché, ad esempio, l'articolo acquistato non è della taglia giusta o perché, una volta a casa, non ne siamo più soddisfatti. In questi casi, l'eventuale cambio della merce è a discrezione del commerciante. È invece previsto il cambio della merce per "vizi occulti", cioè non palesemente riconoscibili da chiunque e/o non dichiarati dal venditore.
Durante il periodo dei saldi devono essere accettati i pagamenti con carta di credito, bancomat ed altri mezzi analoghi, in tutti gli esercizi che normalmente accettano tali mezzi di pagamento ed espongono il relativo "logo". Non sono quindi lecite la dicitura "sulle merci a saldo non viene accettata la carta di credito" e simili. Per questo comportamento non è prevista una sanzione da parte della Polizia Municipale ma deve essere comunicato al gestore della carta, che assumerà i provvedimenti che riterrà più opportuni nei confronti dell'esercente.
In ogni caso, è importante conservare lo scontrino fiscale per sostenere le proprie pretese.(mr)