Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si apre “Volterra d’oro e di pietra. Arte e città nel medioevo”, la grande mostra dedicata all’arte medievale volterrana, che verrà inaugurata a Volterra, giovedì 20 luglio, alle ore 17, nella Sala del Consiglio di Palazzo dei Priori. “Una rassegna in controtendenza - affermano gli organizzatori - che propone pezzi straordinari e per la maggior parte mai esposti in precedenza, che potranno essere ammirati con un biglietto assolutamente popolare: 6 euro intero e 4 euro ridotto”.
Allestita dal 20 luglio al 1 novembre 2006 nelle sale di Palazzo dei Priori - il più antico palazzo pubblico della Toscana (1208-1257), nuovamente aperte dopo anni di restauro - e della stessa Pinacoteca Civica, la manifestazione presenta un’ampia panoramica di quella che fu la ricchissima produzione artistica e architettonica a Volterra, centro medievale tra i più interessanti e meglio conservati della regione.
Un inedito itinerario (con il quale si chiudono le celebrazioni del centenario della fondazione della Pinacoteca Civica di Volterra) farà conoscere, attraverso tesori che vanno dal X al XV secolo, la ricchezza e la potenza della città medievale.
Si potranno apprezzare circa 200 opere, molte delle quali esposte per la prima volta: testimonianza della raffinata cultura di una committenza tesa a coinvolgere artisti di prestigiosi centri di produzione, come Pisa, Siena e Firenze.
Tra i pezzi più antichi, spiccano una croce pettorale in legno inciso del IX secolo, una preziosa fibula d’oro di epoca longobarda, accanto al Christus patiens della chiesa di Sant’Alessandro di Volterra risalente al XII secolo. Tra i documenti: la Bibbia di Calci di Adalberto da Volterra datata 1168 e il Calendario del vescovo Ugo del 1161.
Di straordinaria importanza ed esposta per la prima volta, si potrà ammirare la Guaita di Travale: pergamena del 1158, che contiene una delle testimonianze più antiche della lingua italiana.
Nel documento, che riporta gli atti di una controversia tra il vescovo di Volterra e il conte Pannocchieschi, la deposizione di due testimoni risulta infatti trascritta dal notaio in lingua volgare, senza essere tradotta in latino come invece era usuale per quei tempi.
Si potranno inoltre ammirare opere come la Croce del Maestro Toscano del secolo XIII e suggestivi dipinti trecenteschi di artisti di cultura senese e fiorentina, come i Maestri di San Torpè e di Monterotondo, Cenni di Francesco e Taddeo di Bartolo, Bartolo di Fredi, Priamo della Quercia e Benvenuto di Giovanni.
E ancora: Neri di Bicci, Benozzo Gozzoli, Domenico Ghirlandaio e Luca Signorelli, attivi tra il XV e il XVI secolo.
Tra le sculture, accanto alle opere più note del XIII e XIV secolo, il pubblico potrà apprezzare crocifissi lignei inediti, opere di Francesco di Valdambrino della prima metà del Quattrocento e sculture robbiane anch’esse inedite o poco note.
Preziosi gli arredi sacri, tra i quali spiccano alcune creazioni di oreficeria romanica e gotica di finissima fattura in mostra per la prima volta.
Di grande rilievo le campane, i sigilli e le monete della zecca volterrana. Vengono inoltre presentati rari tessili del Quattrocento, quasi tutti di manifatture fiorentine legate a prestigiose botteghe artistiche come quella del Botticelli, accanto ad un nucleo eccezionale di manoscritti miniati, per più inediti, tra cui troviamo la Bibbia di Volterra della seconda metà del XII secolo, che permettono di ricostruire i molteplici aspetti della storia artistica e civile della città medievale.
La manifestazione, che prevede anche un suggestivo itinerario cittadino per ammirare le strutture architettoniche e le opere che non potranno essere spostate dal loro sito originario, seguirà orario continuato dalle ore 10 alle 19; il venerdì sarà aperta fino alle 22.
In occasione delle Notti Bianche, il 29 luglio e il 25 agosto, apertura fino alle ore 2.
Il Comitato Scientifico della rassegna è composto da Antonio Paolucci, Mariagiulia Burresi, Monica Baldassarri, Umberto Bavoni, Antonino Caleca, Maria Luisa Ceccarelli Lemut, Marco Collareta e Alessandro Furiesi.
La mostra è promossa da Comune di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e Provincia di Pisa, con il sostegno di Soprintendenza BAPPSAE* per le province di Pisa e Livorno, Regione Toscana, Diocesi di Volterra e il contributo di Cassa di Risparmio di Volterra S.p.A, Consorzio Turistico di Volterra Valdicecina e Valdera, Comunità Montana di Valdicecina, Camera di Commercio di Pisa, Comune di Peccioli e Solvay S.p.A..