Ha avuto un finanziamento di 28 mila euro dall’Istituto Superiore di Sanità e si propone di realizzare un investimento sull’elemento umano nell’ambito della lotta contro il doping. Si tratta del progetto “Dall'etica dell'informazione all'etica dell'educazione: la peer education per la prevenzione del doping”, che verrà realizzato dalla Asl 9 di Grosseto in collaborazione con il Centro Servizi Amministrativi (ex Provveditorato agli Studi) e la società sportiva Grosseto Sport 2001, presieduta da Alfio Giomi.
Oltre che dallo stesso Giomi, il progetto è stato presentato da Riccardo Senatore, direttore Educazione alla Salute Asl 9, Franco Simoni, direttore Medicina dello Sport Asl 9, e Mauro Ferrini, coordinatore insegnanti di educazione fisica Csa.
Il progetto si propone di intervenire in ambito scolastico ed antiscolare allo scopo di coinvolgere giovani ed adulti nella lotta contro il doping. "Negli ultimi anni abbiamo impostato un lavoro sui Life Skills (stili di vita) e sulla Peer Education (educazione fra pari) – ha detto Senatore – come mezzi per sviluppare i vari tipi di intelligenza e le conseguenti competenze fra i ragazzi.
Siamo convinti che si tratti di strumenti da utilizzare anche contro il doping, aiutano a potenziare abilità, competenze ed autostima per affrontare meglio le difficoltà future". "Credo che molti insegnanti aderiranno al progetto – ha dichiarato Ferrini – è prevista una formazione per insegnanti ed alunni in campus residenziali, si prevedono circa 70 insegnanti e 700 ragazzi, 3 o 4 per scuola". "Il problema del doping è sempre più attuale – ha ribadito Simoni – oltre alla repressione è necessaria un’opera di prevenzione attraverso l’informazione e l’educazione, allo scopo di cambiare questo mondo, la Asl da anni è impegnata contro il doping".
"Il doping nello sport rispecchia una società dopata – ha affermato Giomi – solo che nello sport fa più effetto, il presupposto è che i risultati si ottengono anche senza doping, che da una parte dà e dall’altra toglie. Sono previsti incontri fra genitori, dirigenti di società sportive, medici sportivi, allenatori, capitani, ed altre eventuali categorie".
In pratica, nell’area antiscolare verranno utilizzati personaggi di carattere nazionale che esercitino un richiamo sull’opinione pubblica, oltre a personaggi di livello locale che aiutino a coinvolgere le categorie interessate.
Il progetto prenderà il via a settembre prossimo per concludersi nel gennaio successivo.
Questi gli obiettivi principali del progetto stesso:
- prevenire e informare, circa l'uso di sostanze dopanti e l'abuso di farmaci, la popolazione scolastica e sportiva provinciale di Grosseto;
- promuovere l'attività motoria/sportiva ed una sana alimentazione;
- formare una coscienza sportiva attraverso lo sviluppo delle potenzialità psico-fisiche dei ragazzi.