“Dall’etica dell’informazione all’etica dell’educazione: la peer education per la prevenzione del doping”, è il titolo del progetto che verrà presentato in conferenza stampa domani, lunedì 3 luglio alle ore 11:30, nella sala riunioni del Centro Direzionale “Villa Pizzetti”, a Grosseto.
Si tratta, in sostanza, del proseguimento di un lavoro condotto già da diversi anni in alcune scuole medie superiori di Grosseto e che ha visto molti studenti divenire protagonisti dell’educazione fra pari, nuovo modello di educazione e prevenzione del disagio secondo il quale gli adolescenti stessi svolgono un ruolo attivo nella diffusione di messaggi positivi fra i loro coetanei.
Il progetto, promosso dall’Educazione alla Salute e dalla Medicina dello Sporto della Asl9 di Grosseto, e finanziato dall’Istituto Superiore di Sanità, si propone di estendere questo modello educativo a tutte le scuole superiori della provincia ed alle società sportive. Lo scopo dichiarato è di affrontare le problematiche legate al doping grazie all’efficacia dell’educazione fra pari. Sono previsti interventi sia all’interno della scuola, coinvolgendo insegnanti di educazione fisica e studenti per ottenere la presenza di 2-3 peer educators per ogni classi, che interventi fra le società sportive, mirati ai capitani ed agli atleti delle squadre in età adolescenziale.
Questi gli obiettivi prioritari del progetto stesso:
- prevenire e informare, circa l’uso di sostanze dopanti e l’abuso di farmaci, la popolazione scolastica e sportiva provinciale di Grosseto;
- promuovere l’attività motoria/sportiva ed una sana alimentazione;
- formare una coscienza sportiva attraverso lo sviluppo delle potenzialità psico-fisiche dei ragazzi.
Parteciperanno alla conferenza stampa Riccardo Senatore, direttore Educazione alla Salute Asl 9, Franco Simoni, direttore Medicina dello Sport Asl 9, Mauro Ferrini, coordinatore insegnanti di educazione fisica Csa (ex Provveditorato agli Studi), e Alfio Giomi in rappresentanza delle società sportive.