Proseguirà fino al 10 agosto, la mostra "Light on Chinart Generation", inaugurata il 20 giugno, in esclusiva in Italia, propone la selezione di opere di dodici tra i più affermati artisti cinesi dell'arte contemporanea. La mostra, allestita nel Palazzo Capponi all'Annunziata (in via Gino Capponi, 26) è visitabile tutti i giorni dalle 10,00 alle 19,00 ed è organizzata da Media Eventi, in collaborazione con Fondazione Italia-Cina, Galleria Leda Fletcher e Galleria Luxardo è promossa dall'assessorato al turismo del Comune di Firenze, dalla Regione Toscana, dalla Fondazione Italia-Cina, da Assindustria e dall'APT di Firenze.
La rassegna è stata curata da Leda Fletcher e Eva Clausen ed offre un affresco dello scenario dell'arte in Cina, in continua e rapida evoluzione. Il prezzo del biglietto d'ingresso intero è di 6 euro, ridotto di 4 euro. La mostra si propone come mosaico e contributo alle analisi delle influenze e delle contaminazioni interculturali in corso tra Cina ed Occidente nel campo delle arti visive. "La selezione introduce lo spettatore nell'universo della realtà artistica cinese che negli ultimi anni è stata spesso presentata filtrata, «deformata» da un'ottica e da criteri di valutazione radicati nella cultura e nella critica d'arte dell'Occidente, che non hanno permesso una profonda comprensione dei forti mutamenti in corso - spiegano gli organizzatori -.
La trasversalità e il legame passato-futuro costituiscono il filo conduttore che lega i dodici artisti e le complessive 85 opere tra di loro". I mezzi espressivi utilizzati, dalla pittura alla fotografia, dall'installazione alla calligrafia, da un lato rispecchiano la millenaria tradizione del Paese di origine, dall'altro si confrontano con la dinamicità e l'incalzante globalizzazione. Ne scaturisce una costellazione di temi che ruotano intorno al Paesaggio, urbano e non urbano, all'Identità, alla Sfera personale, al Corpo Umano, alla Trasformazione della Società, alla Storia e ai Miti.
Il Passato è proiettato in una visione non certo euforica ma critica di un Divenire, un Futuro a volte incerto, a volte fantasmagorico. Il suggestivo percorso della mostra aiuta lo spettatore a orientarsi all'interno del "fenomeno Cina" che ha invaso e sconvolto il panorama dell'arte contemporanea. La mostra si presenta come una specie di "vocabolario", uno strumento per capire meglio la lingua delle avanguardie cinesi e della cosiddetta "new wave" dell'arte cinese sperimentale nata negli anni '80 all'interno della Cina post-maoista ed esplosa negli anni '90.
Inoltre, permette di verificare se esiste un dialogo tra arte occidentale e orientale, se la contaminazione c'è ed è reciproca, in che misura gli artisti cinesi hanno risentito delle tendenze occidentali, maturando una propria modernità. Questi gli artisti che espongono le loro opere: Lin Tian Miao, Wang GongXin, Han Lei, Chang HsingYu, Chen Bolan, Wang TianDe, Qu Leilei, Sun Jiaming, Wilson Shieh, Fung Ming Chip, Wang Peng, Zhang Qi Kai.(mr)