Catalogare i beni naturalistici: convegno all'Università di Firenze per presentare nuovi sistemi

Firenze, 21 giugno 2006- Un nuovo sistema di catalogazione per rendere disponibile al pubblico e agli studiosi il patrimonio dei beni naturalistici italiani. Venerdì 23 giugno, nell’Aula Magna del Rettorato (piazza San Marco, 4 - inizio ore 15) si svolgerà la presentazione degli standard catalografici per i beni naturalistici, frutto delle attività di un gruppo di lavoro nazionale coordinato dal Museo di Storia naturale dell’ateneo fiorentino.

L’iniziativa risponde all’esigenza di conoscenza e di valorizzazione del patrimonio culturale e permette di rendere omogenea la metodologia di censimento e analisi dei beni; fra l’altro, le schede dei cataloghi, compilate secondo i nuovi modelli, renderanno più semplici le ricerche parallele in più istituzioni e la riscoperta dei tesori nascosti delle singole collezioni per mostrarli al pubblico.

I lavori di individuazione dei nuovi standard catalografici relativi ai beni naturalistici – botanica, mineralogia, petrologia, planetologia e zoologia - hanno preso avvio nel 2005, grazie a un protocollo d’intesa tra Conferenza dei rettori delle Università italiane (CRUI), Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (ICCD), Ente per le nuove Tecnologie l’Energia e l’Ambiente (ENEA) e Associazione Nazionale dei Musei Scientifici (ANMS).

Il progetto, che ha coinvolto rappresentanti delle università, dei musei scientifici, delle Regioni e delle Soprintendenze, prevede anche la diffusione di un sistema informativo generale del catalogo e interventi sul piano della formazione universitaria per attivare corsi sulle tecniche e le modalità catalografiche allineate con i nuovi standard nazionali.

Alla presentazione parteciperanno fra gli altri, il preside della Facoltà fiorentina di Scienze matematiche, fisiche e naturali Paolo Marcellini, il presidente della Commissione CRUI per i musei universitari Vincenzo Milanesi e il presidente del Museo di Storia naturale dell’Università di Firenze Giovanni Pratesi.