Per la prima volta in Italia l’esperienza dei Future Center, centri di diffusione della cultura dell’innovazione, arriva a Firenze. Si tratta di veri e propri incubatori di creatività che aiutano le organizzazioni a prepararsi al futuro in maniera attiva, collaborativa e sistematica, per trovare soluzioni condivise in spazi, dove cittadini e attori locali - la pubblica amministrazione, le imprese, il mondo della ricerca - possano incontrarsi per pensare, esplorare nuove direzioni e affrontare un ampio ventaglio di problemi economici e sociali.
Per questo motivo Firenze Tecnologia, col supporto della Provincia di Firenze, ha fortemente voluto trasferire l’esperienza dei Future Center anche in Toscana, con un summit itinerante dal 20 al 22 giugno 2006, che prevede tappe a Montecatini, Monsummano Terme, Pontedera, Vinci e Pistoia. L’obiettivo dell’iniziativa è l’allargamento della rete dei future center, lo scambio e il rafforzamento di esperienze tra esperti e operatori internazionali.
”Ospitare il summit a Vinci, dove ha vissuto e lavorato un grande innovatore come Leonardo,è un ottimo filo che congiunge il passato al futuro – commenta Giovanni Nebiolo, amministratore delegato di Firenze Tecnologia – l’idea di Firenze Tecnologia è di creare un contesto ideale per far incontrare persone e idee, per una riflessione concreta sul futuro dei Future Center e di altri possibili motori d’innovazione”.
“Innovare nella pratica quotidiana, con il rifiuto delle logiche della rendita e il gusto di sperimentare soluzioni diverse. Questo è il compito al quale tutti, sia nel settore pubblico che in quello privato, non possiamo sottrarci” ha scritto Matteo Renzi, Presidente della Provincia di Firenze, nel messaggio di auguri inviato agli organizzatori dell’iniziativa toscana. “La soluzione voluta da Brunelleschi per la cupola del Duomo – ha ricordato ancora Renzi - era osteggiata da tutti, ma è ancora lì, a dimostrare la grandezza del genio di questa terra.
La nostra tradizione è, da sempre, il futuro”.
L'iniziativa ha un carattere fortemente regionale e ha previsto incontri locali anche lo scorso maggio, sia a Livorno che a Vinci, coinvolgendo imprenditori, attori locali e istituzioni, esperti di tecnologia e ricercatori. Il summit è stato organizzato per poter coinvolgere e far incontrare operatori provenienti da quindici paesi diversi: Taiwan, Australia, Arabia Saudita, Giappone, Usa, Norvegia, Svezia, Israele, Germania, Finlandia, Danimarca, Olanda, Regno Unito, Francia e Spagna.
Nel summit saranno presenti direttori e responsabili dei diversi Future Center, a livello europeo e internazionale, che stanno mettendo in pratica le strategie dei Future Center, per creare nuovi concetti e metodologie, accelerare la creatività, dinamizzare i territori, sviluppare spazi di lavoro innovativi, Living Labs, e “motori“ per l’innovazione organizzativa e sociale.
L’idea dei “Future Center”, nata nella azienda svedese di assicurazioni Skandia negli anni novanta, si è diffusa poi in molti altri paesi. Sia nel settore pubblico che nel settore privato, sono nate molte iniziative che si sono ispirate ai Future Center, definite anche, Mindlabs, Innovation Centers e Living Labs. Queste realtà comprendono sia centri con una presenza fisica che reti virtuali, laboratori e centri per l’innovazione, apprendimento, focalizzazione sui clienti e il mercato, creazione di conoscenza e rinnovamento del settore pubblico.