Pratoestate 06 propone anche quest’anno una piccola rassegna teatrale che ha per palcoscenico uno dei luoghi più suggestivi della città: la scala santa del Convento di San Niccolo’. Il tema è quello dei Miti della Notte.
Nella notte, una dea dà forma all’oscurità con la sua luce incerta e inquietante: è la Luna, la Selene degli antichi greci. Venerata come una delle manifestazioni della dea vergine Artemide – e come lei bellissima e talvolta crudele - la luna è il costante riferimento per chi vive la veglia e la solitudine, e a lei si rivolge per esprimere la propria umana fragilità.
Ma il suo pallido volto ha da sempre suscitato anche la curiosità e la nostalgia per mondi lontani e inconoscibili, così presenti però nella nostra esperienza quotidiana da far immaginare possibilità di vita e di contatti umani in qualche modo simili ai nostri e sperimentabili. In un percorso poetico attraverso gli inni religiosi dell’antica Grecia, e poi Ovidio, Luciano, Plutarco, per arrivare a Keats, Leopardi e Pirandello, vengono presentate le due ‘facce’ della luna – il suo essere divinità e insieme luogo dell’immaginario – che più hanno influito sulla nostra tradizione occidentale.