“La proposta di legge scaturisce dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha di fatto abrogato la possibilità, per le Regioni, di prevedere forme semplificate di autorizzazione e controllo delle costruzioni nelle zone sismiche”. Così il vice presidente della Giunta regionale, Federico Gelli, durante l’esposizione in Aula della proposta di legge che disciplina la materia. “La sostituzione del controllo a campione con il controllo preventivo senza alcuna fase transitoria – ha continuato Gelli – poteva essere governato solo con il ricorso ad una normazione regionale di urgenza dei due aspetti essenziali: ridefinire le procedure di autorizzazione, immettere nuove risorse negli uffici preposti”.
“La proposta di legge - ha spiegato il vicepresidente - definisce con chiarezza le attività di controllo e verifica delle costruzioni sia per gli aspetti delle autorizzazioni preventive nelle zone ad elevata e media sismicità, che per i controlli nelle zone a bassa sismicità”. Per quanto concerne, invece, i passaggi di zone da un grado di sismicità maggiore ad uno minore, Gelli ha spiegato che “in dette zone continua ad applicarsi la normativa tecnica per la zona a sismicità maggiore”.
In merito al notevole impatto in termini di carico di lavoro del personale che la nuova procedura produrrà, il vicepresidente ha riferito che “la copertura finanziaria, in questa prima fase di attuazione della legge, sarà garantita da risorse aggiuntive del bilancio regionale”.
Il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Dinelli, ha puntualizzato “la volontà del centrodestra di fare la sua parte quando si tratta di affrontare problemi che riguardano la collettività”.
La procedura attivata, ha precisato il capogruppo, “è accezionale, perché la proposta dalla Giunta regionale è giunta in Aula, senza passare dalle commissionie dalle consultazioni: noi – ha aggiunto – abbiamo accettato per la gravissima situazione che si è venuta a creare a seguito del vuoto legislativo seguito alla sentenza della Corte Costituzionale”. L’astensione di Forza Italia, ha spiegato Dinelli, è dovuta alla “impossibilità di procedere alle consultazioni: quelle che abbiamo fatto di nostra iniziativa sono state fatte di corsa, per il poco tempo a disposizione”.
Dinelli ha anche ringraziato l’Assessore Gelli per avere accolto, facendoli propri, gli emendamenti presentati dalla stessa Fi.
Soddisfazione per il lavoro svolto dalla Giunta e voto favorevole al testo sono stati espressi da Mauro Ricci, consigliere della Margherita. Ricci ha apprezzato che la “Giunta sia intervenuta in tempi celeri”, ribadendo che “in questo caso il problema è talmente urgente da richiedere l’approvazione immediata in Aula”. Ricci ha rimarcato di avere egli stesso fortemente sollecitato il provvedimento, sulla scia delle difficoltà segnalategli dagli imprenditori della sua provincia, sia per le attività edilizie che per i Comuni chiamati a dare le concessioni.
“Chiedo alla Giunta di farsi promotrice in sede di Conferenza Stato Regioni di una soluzione in tempi brevi e definitiva al problema - ha detto Ricci -: un problema che interessa tutte le Regioni e che investe imprese, liberi professionisti e cittadini”.
“Il Consiglio regionale – ha detto Virgilio Simonti, Ds – ha percepito la gravità della situazione e l’esigenza di intervenire sia su un piano di sistemazione giuridica organica della materia, in sede di Conferenza Stato-Regioni; sia nel senso di farsi carico di una situazione grave nell’immediato”.
Luca Paolo Titoni, Udc, ha ricordato di avere già espresso il suo apprezzamento alla Giunta per la proposta di legge al voto: “Io stesso ho sollevato il problema in commmissione Territorio e Ambiente”, ha chiarito, ricordando le cifre diffuse dal Centro studi dell’Unione Industriali che, su circa 22.000 pratiche nei Comuni a più alto rischio sismico, prevedono un ritardo base di cinque anni, con la possibilità di un esubero di 100mila lavoratori in Toscana.
“La legge – ha concluso Titoni – va nel rispetto dell’obiettivo che avevo indicato”. Anche il consigliere di Alleanza Nazionale, Andrea Agresti, ha espresso il proprio voto favorevole: “Non si è voluto rispettare le procedure per la necessità e l’urgenza, anche se il tempo ci sarebbe stato: l’Assessore Gelli – ha ricordato Agresti – ha chiesto in Commissione di trattare anticipatamente la questione”. Il voto favorevole, ha concluso Agresti, è dato “dalle difficoltà pratiche in tutta la Toscana”.
L’Assessore Gelli ha ringraziato l’opposizione per il rispetto istituzionale del lavoro e, nel merito della mappatura effettuata, i Comuni e le Province”. (F.cio-Cam)