In questo libro Achille Occhetto analizza i meccanismi e il simbolismo del potere, dalla figura del leader al problema del consociativismo, facendo il punto sulle vicende politiche degli ultimi anni: la crisi delle forze di opposizione in Italia, il terrorismo internazionale, la questione dei diritti universali. Nel corso dell'analisi affiorano ricordi personali, sempre inscindibilmente legati alla vita politica del nostro paese e alle sorti della sinistra - oggi colpevole, secondo Occhetto, di avere dimenticato alcuni riferimenti teorici, come Hannah Arendt e soprattutto Gramsci.
Oltre a una rilettura dei loro testi, l'autore indica per la sinistra italiana nuovi possibili capisaldi, tra cui Giordano Bruno, punto di partenza delle riflessioni sulla "circolarità" che costituiscono uno dei leitmotiv del testo.
E se la sinistra oggi è incapace, secondo Occhetto, di dare vita all'"antipotere" di un partito socialista e democratico, si comprende lo scetticismo dell'autore verso il diffuso quanto generico richiamo al riformismo e la sua allerta nei confronti di dinamiche politiche fondate su invidia e furbizia.
Potere e antipotere lancia una critica radicale alle attuali modalità di gestione del potere, non sfociando in una posizione nichilista o anarchica ma ridisegnando concretamente il progetto di una leadership di sinistra capace di garantire un governo "illuminato".
Achille Occhetto (Torino, 1936) è stato l'ultimo segretario del Partito Comunista Italiano e il primo del Partito Democratico di Sinistra.
Attualmente ricopre la carica di senatore. Tra i suoi libri: Il sentimento e la ragione (Rizzoli, 1994); Governare il mondo. La nuova era della politica internazionale (Editori Riuniti, 1998); Secondo me. Brani di una sinistra difficile (Piemme, 2000).
Achille Occhetto, Potere e antipotere, prefazione di Gore Vidal, pp. 164 euro 13,00, in libreria dal 24 febbraio.