Si è svolta oggi, nella sala Comunale Gervasi di Foiano della Chiana, la presentazione della ricerca curata da Nomisma "Le opportunità turistiche, commerciali ed occupazionali determinate dall'apertura del Valdichiana Outlet".
Nella circostanza è intervenuto Enrico Ciabatti - Vicesegretario di Unioncamere Toscana - che ha espresso l'apprezzamento del Sistema camerale toscano per lo studio realizzato da Nomisma nell'ambito del piano di lavoro 2005 dell'Osservatorio regionale sul commercio, uno studio che non è "calato d'alto" per il capillare confronto che sul territorio ha coinvolto, con il raccordo del Comune di Foiano della Chiana, i 14 Comuni interessati, le province di Arezzo e Siena, le locali Camere di Commercio, le Associazioni di categoria e le Organizzazioni Sindacali.
Il fenomeno Outlet rappresenta una tipologia commerciale innovativa, da qui la nascita delle iniziali perplessità da parte del territorio circa l'effettivo impatto del nuovo insediamento sul tessuto economico/sociale tradizionale, ma anche la speranza che le attività commerciali, artigianali e le produzioni agricole tipiche della zona potessero rifiorire con il maggior afflusso di persone.
Speranza che, seppur non sia stato fatto ancora un monitoraggio di tipo scientifico sul territorio, si è dimostrata fondata in quanto nel breve periodo i pro e contro sono parsi sostanzialmente bilanciarsi e non sembrano essersi verificati quegli stravolgimenti che i più pessimisti si attendevano.
Il Sistema camerale toscano, confermando il proprio impegno a seguire gli sviluppi dei lavori per l'impostazione e la realizzazione di iniziative volte ad attivare la crescita del sistema economico della Valdichiana, sottolinea come si debba proseguire a lavorare trasversalmente in un'ottica di sempre maggiore integrazione delle politiche tra i settori del commercio, turismo, agricoltura, artigianato di tradizione e non, confermando inoltre il proprio impegno in progetti articolati su più settori come per esempio VETRINA TOSCANA e VETRINA TOSCANA A TAVOLA, attivati con la Regione Toscana, per promuovere la rete distributiva del piccolo commercio al dettaglio e della ristorazione, attraverso la qualità dei prodotti agroalimentari e non della tradizione regionale.
Preme infine ricordare il particolare quadro congiunturale regionale e nazionale del settore, al quale saranno da ricondurre le flessioni delle vendite su scala locale.
A tal proposito è bene ricordare che l'indagine svolta con Istat all'interno dell'Osservatorio regionale sul Commercio per avere indici delle vendite al dettaglio in sede fissa, ci dice che nel 2005 la Toscana ha chiuso con un +0,4% complessivo dopo il risultato negativo del 2004 (-0,2%) e che la piccola distribuzione toscana ha chiuso per il secondo anno consecutivo in negativo (-0,2% 2005/04, -0,8% 2004/03), dati percentuali che accomunano la nostra regione al più ampio contesto nazionale (-0,3% 2005/04, -1,3% 2004/03).
La grande distribuzione toscana invece cresce seppur lievemente (+1,9%) rispetto al 2004 (+1,5%)
L'indagine congiunturale sul commercio condotta con Unioncamere nazionale, sempre nell'abito dell'Osservatorio regionale, ci dice inoltre che per la provincia di Arezzo anche il primo trimestre 2006 non offre segnali confortanti con un variazione delle vendite dello 0,7% sullo stesso trimestre dell'anno precedente, una diminuzione che colpisce le imprese monolocalizzate nei Comuni turistici (-2%) ed nei centri storici delle città (-2,2%).
Nella provincia di Siena è andato un po' meglio il dato complessivo (0,8%) con un sostanziale stallo tra le imprese monolocalizzate nei Comuni turistici ed una lieve flessione nei centri storici delle città (-0,5%). Crescono invece le imprese plurilocalizzate (+1,6%) anche se al di sotto di un punto percentuale rispetto a quanto verificatosi ad Arezzo nello stesso periodo di riferimento (+2,5%).