I quotidiani cittadini, per spiegare l'annullamento della partita di domenica, hanno parlato della presenza in campo di tre calcianti non tesserabili.
Oggi si è riunito il Consiglio Direttivo della Parte Bianca. Consiglio dei Bianchi ed il Presidente Venturini evidenziano che, seppur vi è stato un confronto fin troppo vibrante tra i calcianti, che per il futuro dovrà essere limitato con ogni mezzo, tuttavia è parso che non vi sia stata collaborazione al fine di avviare le fasi di gioco che, presumibilmente, avrebbero stemperato gli animi e ricondotto la partita a canoni maggiormente adeguati.
In questo stato di cose, si auspica che da parte di tutti vi sia la massima cautela nell'adozione di iniziative pregiudizievoli nei confronti dei calcianti, a cui si esprime comprensione e solidarietà.
Il Consiglio dei Bianchi ed il Presidente Venturini, richiamando tutti ad assumersi le proprie responsabilità, si dichiarano pronti a collaborare con il Comune e con gli altri colori al fine rilanciare il Calcio Storico, evidenziando che i rappresentanti dei colori non hanno esitato a scendere in campo in prima persona per placare gli animi e permettere un esodo pacifico del pubblico e dei calcianti, nell'interesse di tutti, lamentando che, tranne alcune lodevoli eccezioni, "non vi è stata identica assunzione di responsabilità da parte dei rappresentanti dell'organizzazione Comunale i quali hanno ricondotto troppo presto la questione ad un problema di ordine pubblico".
«In un contesto ambientale nel quale, ad alcune inefficienze croniche del sistema si sommano anche vicende giudiziarie, occorre dimostrare senso di responsabilità ed onestà intellettuale e impedire colpi di spugna o improvvise sospensioni ad interim del calcio fiorentino.
Decisioni che rischiano di apparire più come una volontà politica di far cessare del tutto il torneo che come un'effettiva voglia di mantenere e rafforzare la manifestazione stessa». E' quanto ha dichiarato il consigliere di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri. «Non stupisce il silenzio del sindaco - ha aggiunto Alessandri - che, ancora una volta davanti ad un problema che investe l'immagine di Firenze, preferisce in modo pilatesco, eclissarsi lasciando prendere le decisioni agli altri. Deve decidere il comitato, dopo aver ascoltato anche il parere della giunta.
Se invece si ritiene che il comitato non abbia più l'autorevolezza necessaria se ne prenda atto e ognuno si assuma proprie responsabilità fino in fondo».