Gli autotrasportatori toscani a convegno sui problemi del settore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 giugno 2006 13:20
Gli autotrasportatori toscani a convegno sui problemi del settore

Firenze, 13/06/06- La riforma dell’autotrasporto e le nuove regole per gli imprenditori del settore sono i temi al centro del convegno regionale, organizzato da Cna all’Interporto di Prato (via dei Gonfienti 4) sabato 17 giugno prossimo, con orario 9,30-14.

Vi parteciperanno un centinaio di autotrasportatori toscani associati a Cna Fita.

Il programma dell’incontro prevede, dopo il saluto di Romano Bracci, presidente Cna Fita Prato, e l’introduzione di Giuseppe Brasini, presidente Cna Fita Toscana, quattro relazioni: sulla riforma dell’autotrasporto interverranno l’avv.

Fabio Di Mita, del Ministero dei Trasporti, e Maurizio Longo, responsabile Cna Fita Nazionale, mentre la normativa sul tachigrafo digitale sarà illustrata da Alessandra Procesi di Uniocamere e Dario Allievi, Siemens VDO Trading.

Le conclusioni saranno a cura di Franco Coppelli, presidente Cna Fita Nazionale.

In occasione dell’iniziativa la concessionaria Volvo Center Trucks di Calenzano esporrà i nuovi modelli euro 4 e 5.

“Il convegno –dice il presidente Cna Fita Toscana, Giuseppe Brasini- sarà anche l’occasione per affrontare i problemi di un settore che versa in una grave crisi: la concorrenza selvaggia degli autotrasportatori stranieri, la debolezza contrattuale nei confronti dei committenti, l’aumento dei costi (basti pensare a gasolio e autostrade), la diminuzione della domanda legata alla crisi economica sono tutti elementi che pesano fortemente sulle nostre imprese”.



“Adeguamento delle infrastrutture stradali ed autostradali, – aggiunge il presidente Cna Fita Prato, Romano Bracci- nuove aree di sosta e di parcheggio: questi sono alcuni fra i principali nodi per l’autotrasporto in Toscana. Ma è necessario anche rivedere l’assurda politica dei divieti al transito dei veicoli pesanti, misure del tutto inutili contro l’inquinamento, anzi: ci costringono a percorsi più lunghi o a rallentare la velocità con conseguenze più gravi per l’ambiente, per la sicurezza stradale, per la produttività delle imprese.”.

La grave difficoltà in cui versa il trasporto merci anche in Toscana è provata dai numeri.



Negli ultimi 5 anni il settore ha registrato una diminuzione di oltre 500 aziende: dalle 8.453 del 2000 le imprese artigiane iscritte all’albo in Toscana alla fine del 2005 erano 7.950, delle quali attive 7.896.

Alla fine del primo trimestre 2006 si è registrato un ulteriore calo: le imprese iscritte all’Albo al 31/03/2006 sono 7800, delle quali sono 7752; anche il saldo nascite/chiusure è negativo: le cessazioni sono 213, mentre le nuove imprese 81.

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