Dalla Regione nuove regole per la programmazione comunale delle attività di vendita dei giornali e di somministrazione di alimenti e bevande

Redazione Nove da Firenze
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08 giugno 2006 15:49
Dalla Regione nuove regole per la programmazione comunale delle attività di vendita dei giornali e di somministrazione di alimenti e bevande

Sono in arrivo le direttive regionali che i Comuni dovranno seguire per i loro piani di localizzazione dei punti vendita dei giornali e per la programmazione degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. La commissione Attività produttive del Consiglio regionale, presieduta da Vittorio Bugli, ha dato il suo parere favorevole al provvedimento, che dà attuazione al Codice del commercio. L'atto sarà presto in Aula per il voto definitivo.
Secondo le direttive, i Comuni dovranno innanzi tutto preparare un quadro conoscitivo, promuovendo incontri di concertazione per capire quali sono le esigenze dei diversi territori, valutando ad esempio le caratteristiche demografiche, la presenza di insediamenti residenziali e produttivi, i flussi turistici, le configurazioni attuali delle reti di vendita.

Per i piani di localizzazione dei punti vendita dei giornali, i Comuni potranno regolare sia i punti vendita esclusivi (le edicole) che non esclusivi (ad esempio i supermercati), valutando anche i riflessi occupazionali, l'accessibilità dei punti vendita per i consumatori, l'opportunità di favorire la distribuzione nelle zone carenti di servizio, ed eventualmente prevedendo limiti quantitativi e distanze minime fra i punti vendita. Nella programmazione per l'apertura o il trasferimento degli esercizi che somministrano alimenti e bevande, i Comuni inoltre dovranno salvaguardare le aree di interesse storico e culturale, rispettare le vocazioni delle diverse zone, promuovere la riqualificazione dei centri minori e delle aree rurali e montane.

Le direttive precisano inoltre che i circoli privati (come Arci, Acli, Mcl) che somministrano alimenti e bevande ai soci non hanno bisogno dei requisiti professionali previsti dal Codice del commercio, a meno che non affidino la gestione dell'attività a terzi.
"Diamo il via libera a un provvedimento atteso da tempo sia dalle amministrazioni locali sia dagli operatori del settore, che potranno contare su indicazioni più chiare per le loro attività": questo il commento del presidente della commissione, Bugli (Ds).

Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore al commercio, Anna Rita Bramerini, presente alla seduta della commissione. "Non abbiamo particolari motivi di contrarietà - ha detto il vicepresidente, Alberto Magnolfi (FI) - In questa sede ci asteniamo, e preciseremo meglio la nostra posizione quando l'atto approderà in Consiglio". Medesime le valutazioni di Marcella Amadio (An) e Giuseppe Del Carlo (Udc). (ab)

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